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Finanziamenti con truffa a Latina, in 8 ricorrono al Riesame: il giudice si riserva

12 novembre 2020 | 22:44
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Finanziamenti con truffa a Latina, in 8 ricorrono al Riesame: il giudice si riserva

Il collegio si è riservato sulla decisione e bisognerà aspettare qualche giorno prima di conoscere l’esito che dovrebbe arrivare al più tardi lunedì

Sono comparsi stamattina davanti al tribunale del Riesame a Roma.

Il 28 ottobre l’operazione “Scarabeo” ha portato gli uomini del nucleo investigativo del comando provinciale di Latina ad eseguire 13 ordinanze di custodia cautelare, 6 in carcere e 7 ai domiciliari, tra Latina, Frosinone, Formia, Fondi e Nettuno per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata.

I 6 finiti dietro le sbarre, oltre a 2 che erano stati ristretti ai domiciliari e attualmente sottoposti alla misura dell’obbligo di firma, hanno scelto di ricorrere al tribunale della Libertà. I primi sei per chiedere la scarcerazione o l’applicazione di una pena meno afflittiva, gli altri due per chiedere l’annullamento della misura restrittiva.

Ad argomentare le motivazioni per le quali il collegio giudicante del tribunale di Roma dovrebbe accogliere le istanze formulate, è stato il collegio difensivo composto dagli avvocati, Leone Zeppieri, Gaetano Marino, Gianfranco Testa, Roberto Filardi e Italo Montini.

Bisognerà vedere ora se il giudice capitolino riterrà fondate le richieste dei difensori che nel corso dell’udienza di oggi hanno ampiamente argomentato le ragioni a sostegno delle proprie istanze.

Come succede di consueto, però, il collegio si è riservato sulla decisione e bisognerà aspettare qualche giorno prima di conoscere l’esito che dovrebbe arrivare al più tardi lunedì prossimo.

D’altro canto i reati contestati restano pesanti, a parte l’associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata, viene contestata anche la falsità materiale commessa da pubblico ufficiale, la falsa attestazione della presenza in servizio del pubblico impiegato, la contraffazione di pubblici sigilli, sostituzione di persone, l’esercizio abusivo dell’attività finanziaria, la rivelazione e l’utilizzazione di segreti di ufficio, l’abuso di ufficio, il favoreggiamento e la corruzione per l’esercizio della funzione.

Capi di imputazione che sarebbero nati da attività di indagine svolte tra il dicembre del 2018 e il giugno del 2019 e, a seguito delle quali, è ritenuto coinvolto in questi fatti anche un dipendente della Procura della Repubblica di Latina oltre a cinque operatori finanziari.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

(Il Faro online)