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Sparano e pestano un 30enne, arrestati dai carabinieri di Latina per tentato omicidio

12 novembre 2020 | 18:06
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Sparano e pestano un 30enne, arrestati dai carabinieri di Latina per tentato omicidio

Alla vittima i sanitari hanno riscontrato una frattura agli arti inferiori e una ferita lacero contusa al labro superiore

Latina – I carabinieri di Latina hanno arrestato tre uomini ritenuti colpevoli di tentato omicidio.

La notte scorsa, tra l’11 novembre e il 12, i militari hanno fatto scattare le manette ai polsi di tre uomini, di 30, di 78 e 21 anni tutti originari di Priverno.

I tre uomini, un padre con i due figli, secondo l’esito delle indagini svolte dagli uomini dell’Arma, alle 9 e 15 di mercoledì 11 novembre, mentre si trovavano a bordo di una Mercedes smart, sarebbero arrivati in via Cerniara a Sezze e nell’incrociare una Mercedes Classe A, alla guida della quale si trovava un 30enne originario di Roma, hanno esploso contro quest’ultima due colpi di arma da fuoco. Una sparatoria che avrebbe all’origine motivi di natura sentimentale.

I due spari, da accertamenti degli investigatori, avrebbero in un caso oltrepassato il parabrezza per finire contro il cruscotto lato guidatore della stessa. A seguire la vittima, il cui veicolo è stato ripetutamente speronato, ha abbandonato l’auto a bordo della quale si trovava ed è fuggito a piedi nelle campagne circostanti.

Gli aggressori, mentre il 30enne scappava, hanno esploso altri 4 colpi di arma da fuoco senza riuscire ad attingere l’uomo. I tre aggressori, però, hanno raggiunto la vittima e lo hanno selvaggiamente malmenato con corpi contundenti.

La vittima, trasportata dal personale del 118 all’ospedale di Terracina, dopo le cure del caso è stato riscontrato affetto da una frattura agli arti inferiori, una ferita lacero contusa al labro superiore ed è stato dimesso con giorni 30 di prognosi.

Al termine delle formalità di rito due degli arrestati sono stati accompagnati nella casa circondariale di Velletri mentre il terzo, il 70enne padre degli altri due, è stato posto agli arresti domiciliari.

Tutti sono indagati per i reati di tentato omicidio, porto e detenzione di arma comune da sparo e lesioni personali gravi.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

(Il Faro online)