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Covid-19, accertamenti nelle Rsa e Onlus di Ardea: la Polizia Locale controlla oltre 200 persone

15 novembre 2020 | 18:19
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Covid-19, accertamenti nelle Rsa e Onlus di Ardea: la Polizia Locale controlla oltre 200 persone

Il Comandante della Polizia Locale di Ardea: “Controlliamo e sanzioniamo se serve, ma il primo obiettivo è quello della tutela della serenità pubblica”

Ardea – Prosegue l’impegno della Polizia Locale di Ardea nella gestione del Coc per l’emergenza sanitaria Covid 19.

Gli Agenti della Locale di via Laurentina hanno effettuato, su disposizione del Comandante, Dott. Sergio Ierace, degli accertamenti presso le Rsa e presso le Onlus del territorio. L’intervento è stato messo a punto per verificare la correttezza delle metodologie applicate a tutela dei contagi degli ospiti.

Il controllo eseguito nelle sei Residenze Sanitarie Assistenziali (Rsa), ha rilevato la presenza di anziani tra i 58 e i 105 anni tutti in buona salute correttamente assistiti in osservanza delle disposizioni Covid-19. Anche il controllo delle 3 associazioni di volontariato Onlus, che ospitano giovani a vario titolo di età compresa tra i 13 e i 20 anni,  è andato a buon fine: le disposizioni vigenti in materia di Covid-19 vengono rispettate da tutte.

In nessuna delle strutture controllate erano presenti ospiti e/o operatori affetti da Covid. I Caschi Bianchi Rutuli in alcuni casi ed in alcune strutture che ne hanno fatto richiesta sebbene le stesse ne fossero già fornite, hanno consegnato alcune mascherine chirurgiche monouso.

Il controllo ha interessato un totale di 203 persone tra ospiti e personale delle strutture e si è concretizzato anche con un confronto e supporto sostanziale alle diverse casa famiglia e Rsa controllate.

“In questo momento appare importante fare prevenzione in tutti i modi possibili – dichiara il Comandante Sergio Ierace -, specialmente rivolgendosi alle fasce più deboli della nostra società che vivono in questo momento attimi di preoccupazione e solitudine dovuti alla fragilità cui, a causa di questo virus, sono esposti.

Noi spesso facciamo repressione sanzionando coloro che commettono fatti illeciti – continua – ma crediamo fortemente che stare vicino alle persone deboli voglia dire fare capire a quest’ultime che noi ci siamo e che possono rivolgersi a noi per ogni esigenza. Controlliamo e sanzioniamo se serve, ma il primo obiettivo è quello della tutela della serenità pubblica“.

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