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Gaeta, tra case popolari fatiscenti e la speranza dell’ecobonus

21 novembre 2020 | 14:48
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Gaeta, tra case popolari fatiscenti e la speranza dell’ecobonus

Di Vasta: “Per noi è necessario discutere delle opportunità dell’ecobonus e della possibilità di fare tutta una serie di riqualificazioni a titolo gratuito, di cui bisognerebbe solo discutere con l’Ater”

Gaeta – Chi conosce il complesso abitativo di “Mazzamariello” lo sa. Sa che le case sono umide, sa che gli infissi sono ormai fatiscenti, sa che molte delle abitazioni sono così malridotte da essere disabitate. Sa che, specialmente considerato il difficile momento storico che stiamo vivendo, per quelle famiglie anche l’ordinaria manutenzione diventa complicata da sostenere.

Ma saperlo non basta. Infatti, è difficile comprendere, come nel 2020, l’edilizia pubblica di Gaeta, tranne qualche intervento di ristrutturazione esterna, sia rimasta così indietro. Le case (ma anche molti degli immobili comunali), sono state costruite decenni addietro, con tecnologie obsolete, che non tenevano in considerazione alcuni aspetti ormai essenziali (come la salvaguardia dell’ambiente e il risparmio energetico).

L’opportunità dell’ecobonus. La proposta di FdI Gaeta

 Le fasce deboli della società, insomma, meritano di sentirsi tutelati dal loro Municipio, meritano di vedersi restituita la propria dignità, quella dignità che ora sentono venire meno, considerato che, fin troppo spesso, sono costretti a vergognarsi del posto in cui vivono, colpevoli soltanto di essere vittime di un sistema che si dimentica di loro.

In questo senso, nel decreto rilancio potrebbe nascondersi una doppia soluzione capace di risolvere, da una parte, i problemi che attanagliano l’edilizia popolare locale e, dall’altra, di non comportare spesa alcuna per il Municipio.

Sul tema, è intervenuto il consigliere di “Fratelli d’Italia” Marco Di Vasta, che ci ha spiegato: “Nonostante qualche piccolo segnale da parte dell’amministrazione (riguardante soprattutto la ristrutturazione esterna), molte delle case popolari di Gaeta, come alcuni immobili comunali, sono ormai talmente fatiscenti da essere inutilizzati.

Per questo, come FdI, abbiamo deciso di provare a smuovere la situazione. Oltre a protocollare una proposta per la ristrutturazione di queste due realtà locali, ho chiesto anche un tavolo tecnico, alla luce dell’emergenza sanitaria, e, quindi, anche economica. Per noi è necessario discutere delle opportunità dell’ecobonus e, quindi, della possibilità di fare tutta una serie di riqualificazioni a titolo gratuito, di cui bisognerebbe soltanto discutere con l’Ater”.

E ancora: “A differenza degli edifici di via Moncenisio e via Montaltino, costruiti ex novo dall’Ater nel 2018, il complesso abitativo di Mazzamariello, come gli edifici di via Pio IX necessitano interventi di ripristino, ormai improcrastinabili, delle condizioni minime di sicurezza e di igiene”.

Insomma, con la buona volontà il Comune di Gaeta potrebbe ridare una nuova speranza a quelle fasce già duramente colpite prima ancora del lockdown e delle restrizioni e che, ora, sono ancor più in affanno. Infatti, l’ecobonus nasconde, anche un’altra possibilità, oltre a quella di ristrutturare a titolo gratuito: riqualificare gli immobili comunali. “L’ecobonus è un’opportunità per riqualificare, per esempio, quelli che si trovano sulla salita della Civita (le cui aste sono andate recentemente deserte) o a Vico 13. Un’occasione utile anche per dare risposta alla corposa graduatoria alloggi E.r.p (oltre 150 richiedenti) e per incrementare il patrimonio abitativo popolare della città.

“Per tutte queste ragioni, saremmo lieti – conclude Di Vasta – di partecipare a un eventuale tavolo tecnico per offrire il nostro contributo per elaborare un piano di edilizia pubblica che coinvolga l’Ater e impegni il Comune nella ricerca dei fondi previsti dal decreto rilancio. Bisogna lavorare in sinergia per poter dare speranza alle fasce più colpite dalla popolazione”.

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