Formia e quella “guerra” al Sindaco che rischia di consumarsi sugli equilibri di bilancio

25 novembre 2020 | 21:28
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Formia e quella “guerra” al Sindaco che rischia di consumarsi sugli equilibri di bilancio

Lega Formia: “Spendere i soldi del fondo Covid per eventi e pubblicità con in corso una pandemia significa tradire la fiducia dei formiani. Per questo il nostro voto sarà contrario”

Formia – È ancora tesissimo il clima politico a Formia. Clima che rischia di inasprirsi in vista del voto per l’approvazione della delibera sugli equilibri di bilancio.

A intervenire sul tema, in particolare, sono stati i consiglieri della Lega, Antonio Di Rocco e Nicola Riccardelli, che hanno chiosato: “Le bugie hanno le gambe corte. Adesso si scopriranno tutti i soldi buttati e le entrate mancanti!”

Per i consiglieri leghisti (già firmatari di una lettera al veleno indirizzata al Sindaco, insieme a quasi tutti i colleghi di minoranza leggi qui), infatti, la delibera di consiglio comunale è il documento di contabilità (previsto dalla norma e che dovrà essere approvato entro il 30 novembre) che dirà tutta verità sui conti del Comune. Una verità terrificante, certo, da cui, però, sempre secondo i leghisti, la città potrebbe uscire illuminata.

Il motivo? “Se la delibera non dovesse essere approvata, l’amministrazione Villa terminerebbe il suo “piccolo cammino”, lasciando a Formia la possibilità di poter tornare ad ambire una centralità, all’interno dell’area del Golfo, che in questi 2 anni e mezzo ha purtroppo perso”.

Per questa ragione, hanno reso noto i consiglieri leghisti, il loro voto sarà contrario al bilancio. Un “no” dietro cui non si celano altre ragioni se non quelle politiche, a detta loro. “Non credevamo e non crediamo alle tante belle parole del Sindaco. Parole vuote, parole al vento, dimostratesi tali anche durante l’emergenza sanitaria, dove è emersa tutta l’incapacità, dell’attuale maggioranza, nel gestire una città importante come la nostra.”

Insomma, almeno secondo i leghisti, lo strappo definitivo è ormai alle porte e la motivazione è chiara: “Se il bilancio 2020 non aveva una visione, i numeri che emergono con l’approvazione della salvaguardia degli equilibri (sempre se ci sarà) sono falsi, in quanto disattendono quanto inizialmente previsto dal bilancio di previsione.”

La questione del fondo Covid

Un punto centrale su cui si consumerà la discussione sarà sicuramente quello del fondo Covid e sul come (non) è stato utilizzato. “Si era lavorato tanto – ci spiegano i consiglieri – per arrivare a una sintesi che consentisse di creare il famoso fondo Covid, con un importo circa 600.000 €, che potesse aiutare famiglie e attività economiche in difficoltà. Fondo che, invece, delibera alla mano, scopriamo sperperato in maniera folle senza aiutare nessuno.”

Ma, è lecito chiedersi, che fine hanno fatto, allora, effettivamente, quei 600mila euro, se nessuno è stato aiutato? Per Riccardelli e Di Rocco, che sul tema, hanno inviato apposita pec al dirigente competente, 30mila euro sarebbero stati spesi per l’organizzazione di eventi culturali, 10mila euro, invece, per il Festival del teatro classico, 12mila euro sarebbero stati destinati ai grandi eventi. E ancora: 50mila euro sarebbero stati usati per il marketing territoriale, 8mila per varie manifestazioni di promozione turistica, 15mila euro per piazze temporanee e, infine, altri 15mila euro sarebbero stati spesi per un incarico di servizio per il supporto al rup per bandi e progetti.

Spendere quei soldi per eventi e pubblicità con in corso una pandemia – concludono i leghisti – significa tradire la fiducia dei formiani. Quello compiuto, infatti, è un chiaro segnale che arriva da chi è ormai slegato dalla città, arroccato nel palazzo e che non si interessa di tutte le difficoltà sotto gli occhi di tutti. Questo atteggiamento sta condannando Formia ad un veloce declino e all’isolamento politico, istituzionale ed economico. Per questo, chi voterà questa deliberà sarà considerato complice”.

Il silenzio stampa del Sindaco

 Ma cosa risponde, a queste accuse, il Primo cittadino formiano? Per ora, interpellata, ha preferito astenersi dal commentare nel dettaglio la situazione. “La nostra risposta – ha spiegato – arriverà dopo il 30 novembre”.

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