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Coprifuoco alle 22 anche a Natale: “Far nascere Gesù due ore prima non è eresia”

27 novembre 2020 | 11:35
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Il ministro Boccia: “La sicurezza delle persone e la salute vengono prima di tutto. Dobbiamo chiudere questa seconda ondata evitando la terza e mantenendo la convivenza con il virus con il massimo della sicurezza”

Roma – “A Natale resterà sicuramente il coprifuoco delle ore 22“. Lo ha confermato Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute, intervenendo a Radio anch’io su Rai Radiouno sulle misure del governo per l’emergenza coronavirus.

Sul fronte scuola poi ha ribadito che “è la priorità delle priorità, proprio per questo – ha spiegato Zampa – non si possono fare aperture simboliche ma bisogna essere preparati. Non sono tanto i contagi in classe, ma tutto quello che si muove intorno alla scuola. Serve un piano di sicurezza. Si deve studiare poi un piano per far recuperare ai ragazzi quello che hanno perso fino ad ora, quindi prolungamento della scuola con vacanze più brevi”.

Seguire la messa, e lo dico da cattolico, due ore prima o far nascere Gesù bambino due ore prima non è eresia. Eresia è non accorgersi dei malati, delle difficoltà dei medici, della gente che soffre. Questa è eresia, non facciamo i sepolcri imbiancati. Papa Francesco ha dato un esempio bellissimo a tutti nella scorsa Pasqua (leggi qui), a partire dalla Via Crucis (leggi qui). Il Natale non si fa con il cronometro ma è un atto di fede“, il commento del ministro agli Affari regionali Francesco Boccia durante il confronto con le Regioni.

Per quanto riguarda la questione delle vacanze sulla neve, “gli impianti da sci e il sistema vacanze invernali che sono fondamentali per la nostra economia riapriranno quando l’epidemia si sarà raffreddata, speriamo nel giro di un mese, un mese e mezzo. I ristori saranno garantiti – ha assicurato il ministro – per tutte le attività che non potranno aprire”.

La sicurezza delle persone e la salute vengono prima di tutto – ha rimarcato -. Dobbiamo chiudere questa seconda ondata evitando la terza e mantenendo la convivenza con il virus con il massimo della sicurezza. Anche in Germania si è scelta la linea della massima prudenza, nella consapevolezza che ‘davanti a noi ci sono mesi invernali difficili, e questo vale fino a marzo’ ha detto oggi il ministro Helge Braun. Questa moderazione che dobbiamo tenere noi tutti ogni giorno anche a gennaio, febbraio e marzo, sarà accompagnata da ulteriori misure di contenimento se il nostro comportamento non sarà sufficiente”.

Dobbiamo chiudere questa seconda ondata evitando la terza e mantenendo la convivenza con il virus con il massimo della sicurezza”. Lo ha detto, a quanto si apprende, il ministro agli Affari regionali Francesco Boccia, durante la riunione con le Regioni.

Speranza: “L’epidemia si fa sentire ancora con forza”

Abbiamo un’epidemia che ancora si fa sentire con grandissima forza. Anche se, dopo molte settimane difficilissime, stiamo vedendo segnali che vanno nella direzione giusta”. Sono le parole del ministro della Salute, Roberto Speranza, nella giornata che sarà caratterizzata dai nuovi dati del monitoraggio sull’emergenza coronavirus, che potrebbero portare a novità per le regioni tra zona rossa, zona arancione e zona gialla.

“In queste ore siamo impegnati per battere il virus che è ancora presente e richiede la nostra massima attenzione e concentrazione. Ma dobbiamo nel contempo programmare la sanità del futuro“, ha detto Speranza in un videomessaggio in occasione del Congresso straordinario digitale della Società italiana di Pediatria (Sip), dal titolo ‘La Pediatria Italiana e la pandemia da Sars-Cov-2’ e in programma fino a domani.

“In questi mesi difficilissimi – ha proseguito il ministro – i pediatri del nostro Paese hanno dato una mano straordinaria, hanno aiutato a gestire quel pezzo fondamentale della nostra società che sono proprio i più piccoli. Sono la risorsa più preziosa che dobbiamo valorizzare, difendere e tutelare con tutti gli strumenti di cui disponiamo. Dentro questo contesto, la Società italiana di pediatria ha un ruolo fondamentale”.

“Noi ci aspettiamo un contributo di lavorazione, idee e innovazione che può aiutarci sicuramente a gestire al meglio le sfide dei prossimi mesi. Proprio per questo abbiamo voluto che la vostra rappresentanza, il vostro presidente fosse dentro il Comitato tecnico scientifico, dove si svolgono riflessioni, discussioni e si assumono decisioni assolutamente fondamentali per il futuro del nostro Paese”, ha detto ancora Speranza, sottolineando che nella programmazione della sanità del futuro “la chiave dei più piccoli, la chiave della pediatria è esattamente quella che dobbiamo tenere al centro della nostra attenzione. Quindi, abbiamo bisogno sempre di più del vostro contributo, sostegno e ausilio”.

Ieri, sui 232.711 tamponi eseguiti, sono stati 29.003 i nuovi contagi da coronavirus in Italia segnalati nel bollettino del ministero della Salute, con un incremento di 822 morti, che portano il totale a 52.850 dall’inizio dell’emergenza legata all’epidemia.

Dello stesso avviso di Speranza, anche il direttore aggiunto dell’Oms e membro del Cts Ranieri Guerra, che stamattina ha detto che “ci possiamo aspettare ancora qualche giorno di sofferenza poi vedremo diminuire questa tristissima curva di letalità. Superato il picco? Sembrerebbe di sì, abbiamo dei dati variabili a seconda delle regioni ma in generale sembra che stiamo andando piuttosto bene”. (fonte: Adnkronos)