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Finanziamento dei partiti politici, Transparency International: “Carenze allarmanti nella supervisione e il monitoraggio”

"In Italia, come nella maggior parte degli Stati membri, la carenza di risorse delle autorità di controllo indipendenti è uno dei maggiori punti deboli"

Una nuova ricerca sull’integrità politica in 8 paesi dell’Unione Europea e delle istituzioni comunitarie, pubblicata oggi da Transparency International, rivela carenze allarmanti per quanto riguarda la supervisione e il monitoraggio del finanziamento dei partiti politici, dei conflitti di interesse e delle attività di lobbying.

Il report Debugging Democracy: Open Data for Political Integrity in Europe analizza le dichiarazioni di interessi, i finanziamenti alla politica e le attività di lobbying attraverso nuovi strumenti e mette in luce come la legislazione in questi settori sia inefficace in tutti i Paesi. Degli otto Stati membri e delle istituzioni europee esaminate, è stato riscontrato che nessuno di essi dispone di misure adeguate a prevenire il rischio di influenze illecite nel processo decisionale pubblico.

Il co-autore Jon Vrushi, coordinatore della ricerca di Transparency International, ha sottolineato: “In assenza di forti misure per l’integrità, la corruzione politica rappresenta una minaccia per la democrazia e mina la fiducia delle persone nei loro Governi. Dobbiamo garantire che i politici non riservino un trattamento speciale a interessi di parte, distorcendo politiche, istituzioni e regole per soddisfare le esigenze di pochi invece che di molti; questo può essere fatto solo attraverso una normativa adeguata”.

In contemporanea, il capitolo italiano di Transparency International ha pubblicato il dossier Soldi e politica basato sui dati della omonima piattaforma che raccoglie le informazioni sui finanziamenti alla politica e sugli interessi in aziende private di parlamentari e membri del Governo.

Nel nostro Paese, come nella maggior parte degli Stati membri, la carenza di risorse delle autorità di controllo indipendenti è uno dei maggiori punti deboli. Le autorità di controllo dovrebbero essere messe nelle condizioni di poter monitorare tempestivamente gli interessi finanziari dei funzionari pubblici, il finanziamento dei partiti politici e le attività di lobby.

“In Italia la capacità di controllo e monitoraggio dei finanziamenti alla politica e dei conflitti di interesse è minacciata alla radice dalla scarsità di informazioni chiare, uniformi, tempestive e in formato aperto pubblicate da partiti e politici – ha dichiarato Davide Del Monte, direttore Esecutivo di Transparency International Italia – La scarsa digitalizzazione delle informazioni e la conseguente assenza di informazioni pubbliche in modalità open data è un grave problema che riguarda molti settori in Italia. Diventa però ancora più problematico quando si parla di informazioni, come quelle sui contributi alla politica, la cui pubblicazione nasce proprio dall’esigenza di favorire la trasparenza, ma le modalità in cui ciò avviene di fatto la ostacolano. Con il progetto soldiepolitica.it e con la campagna #datibenecomune stiamo cercando di colmare questo vuoto istituzionale con le nostre forze.”

I dati per la ricerca italiana e per quella europea sono infatti spesso di scarsa qualità. I governi devono fornire questi dati in un formato utilizzabile se vogliono davvero incoraggiare la partecipazione del pubblico.
Il Faro online