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Impianto di biometano a Civitavecchia: il Comune di Tarquinia ribadisce il ‘no’

29 novembre 2020 | 12:01
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Impianto di biometano a Civitavecchia: il Comune di Tarquinia ribadisce il ‘no’

Il Comune: “Si tratta di un territorio già fortemente penalizzato dalla presenza di innumerevoli fonti inquinanti”

Tarquinia – “Un altro atto prodotto questa mattina dall’amministrazione Giulivi in difesa dell’ambiente e del territorio. Con delibera di giunta num.217 del 27/11/2020 infatti, l’Amministrazione comunale all’unanimità dichiara contrarietà alla Realizzazione di un impianto di Produzione di biometano in località Monna Felicità nel comune di Civitavecchia presentato dalla società Ambyenta Lazio Spa”. È quanto si legge in una nota stampa del Comune di Tarquinia.

“Dato atto come il parere del Comune di Tarquinia – prosegue la nota -, confinante dell’area sul quale detto progetto andrà ad incidere, sia di fondamentale importanza in forza dell’azione sinergica tra le amministrazioni interessate, al fine di tutelare un territorio già fortemente penalizzato dalla presenza di innumerevoli fonti inquinanti e da una conseguente situazione ambientale e sanitaria estremamente critica;

Considerato che nel progetto l’impianto viene definito ad ‘impatto negativo con livello basso’ – continua il Comune – quando ormai è assodato che nessun digestore anaerobico possa dirsi ad impatto ‘basso’, meno che mai uno con le dimensioni dell’impianto in esame, che, vale sottolinearlo, prevede la lavorazione di 120.000 ton/a di rifiuti organici, la produzione di 8.300.000 nmc/a di biometano e la produzione, liquefazione e stoccaggio di 5.000.000 nmc/a di anidride carbonica liquida.

Riscontrato inoltre che nel progetto risultano carenti: la giustificazione in termini di utilità pubblica e di ricadute sul territorio sia a livello di area locale (di insediamento) che di area vasta (trasporto e interferenza sul territorio); la verifica di impianti che possano generare effetti cumulabili; la considerazione di insediamenti produttivi, artigianali e commerciali in area vasta, secondo un principio di prevenzione e precauzione; la definizione e la quantificazione degli impatti significativi e negativi che il progetto, anche in virtù del cosiddetto effetto sommatoria, genera sull’ambiente, sulla componente atmosfera e sui corpi idrici; il piano di monitoraggio; l’analisi dei costi/benefici del progetto relativamente a riflessi sociali, economici ed ambientali in tempi lunghi.

Considerato pertanto che la carenza di valutazioni scientifiche legate all’effetto domino delle attività industriali impattanti sull’ambiente presenti e realizzate nell’area e l’assenza di valutazioni globali legate all’esposizione combinata e sommatoria di più fattori di rischio, non possono non indurre questa Amministrazione a manifestare la più totale contrarietà alla realizzazione dell’impianto proposto dalla Soc. Ambyenta Lazio Spa, rimettendo ad una fase successiva l’emissione di ulteriori pareri tecnici per integrare ed argomentare tale posizione”, conclude la nota dell’Amministrazione.