Valvo: “La piazza principale di Parco Leonardo è al buio e nessuno fa niente”
Mario Valvo, ex presidente del Comitato di Quartiere Parco Leonardo, illustra le possibili soluzioni ad un problema che, denuncia, va avanti da 15 giorni
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Fiumicino – “La piazza principale di Parco Leonardo di notte è, ormai da 15 giorni, sempre costantemente al buio e nessuno fa nulla. E’ quasi surreale in tempo di Covid-19 e di coprifuoco. Mancano solo i bombardamenti”. Inizia così una lettera indirizzata alla redazione de ilfaroonline.it e firmata da Mario Valvo, ex presidente del Comitato di Quartiere Parco Leonardo.
“Un fenomeno – continua Valvo – che ormai si ripete da anni prima con via Giulio Romano, poi con via Peruzzi e ora con piazza Michelangelo Buonarroti. Di chi sono le responsabilità?“.
“Il complesso Athena, di cui stiamo trattando e a cui appartengono le vie e le piazze sopracitate, è, purtroppo, definito privato. Di fatto, abbiamo cercato di far capire, senza riuscirci, all’attuale Amministrazione comunale che quell’area è privata ma, essendovi la presenza del centro commerciale, del cinema e di vari esercizi commerciali, non essendo chiudibile ai visitatori è, nella realtà, a prevalente utilizzo pubblico. E’, quindi, chiaro che la responsabilità è in capo al gruppo di aziende che dovrebbe curare la gestione di quell’area. E’ però ormai palese a tutti, e soprattutto ai cittadini-residenti, che questo gruppo non è più in grado, da molti anni, di gestirla. Ma è l’unico responsabile? Non è così”.
“Infatti, chi abita a Parco Leonardo, nella zona commerciale (Athena), è, prima che residente, un cittadino italiano abitante nel comune di Fiumicino ed ha tutti i diritti-doveri che hanno coloro che abitano in Italia e, nello specifico, in tale comune. E’, quindi, individuabile un secondo responsabile: l’Amministrazione comunale in carica“.
“E’, infatti, lecito che quest’Amministrazione comunale, più volte interessata e sollecitata dai residenti e dalle associazioni di quartiere sia sorda alle legittime, giuste e accorate istanze dei cittadini-residenti che pagano regolarmente i tributi? E’ tollerabile che questa Amministrazione comunale sia completamente insensibile al fatto che il buio comporta problemi di sicurezza? Eppure, avrebbe tutte le leve, i mezzi e le possibilità per fare pressione sulla proprietà dell’area. No, non è né lecito, né tollerabile, né giusto”.
“Oltre a fare quello che stanno facendo per attirare l’attenzione sul problema, cosa possono fare i cittadini-residenti? Ebbene, visto che nessuno fa nulla e che tutto è avvolto dalla totale, nonché fredda, indifferenza del gruppo di aziende preposte alla gestione e manutenzione dell’area in questione e di questa Amministrazione comunale, propongo, come cittadino-residente, una soluzione che, se ci fosse la volontà delle parti, potrebbe essere facilmente applicata: la cessione, da parte dell’attuale proprietà, delle vie e delle piazze di quest’area al Comune di Fiumicino, sempre che questo sia disposto a prendersele in carico”.
“Chiaramente – prosegue Valvo -, la proprietà manterrebbe la proprietà di tutti gli immobili. Forse le vie e le piazze di Parco Leonardo non hanno gli stessi diritti di quelle delle altre località del comune di Fiumicino? Facendo l’ipotesi che ciò avvenga si otterrebbero i seguenti vantaggi:
- il proprietario dell’area privata si libererebbe, in un colpo solo, di tutti i problemi e degli annessi costi e potrebbe meglio concentrare le sue risorse sul suo core business;
- il Comune avrebbe la responsabilità di questa zona che da privata, a prevalente uso pubblico, diverrebbe pubblica e potrebbe espletare appieno la sua missione di servizi e controllo del territorio;
- la Polizia Locale potrebbe far rispettare ordine e regole;
- il Consorzio che si dovrebbe occupare dei servizi vedrebbe azzerati i costi derivanti dalla gestione delle vie e dalle piazze con tutto ciò che comporta:
– manutenzione del manto stradale;
– manutenzione del verde;
– manutenzione dell’impianto di illuminazione;
– controllo e regolamentazione dell’accesso all’area pedonale;
– sicurezza e presidio dell’area; - cesserebbe, come d’incanto, l’attuale situazione di ambiguità per cui il proprietario non vuole più fare la manutenzione e il Comune non si occupa dell’area in oggetto perché considerata privata;
- i residenti vedrebbero abbassare i costi consortili e, finalmente, usufruirebbero di servizi reali.
“Non sarebbe la soluzione più logica? Confido, ma, francamente non ci spero, che l’Amministrazione comunale si sensibilizzi sul problema e si attivi e che il proprietario dell’area in questione comprenda che non gli conviene mantenerne la proprietà e tutti gli oneri che ne conseguono. Quale altra alternativa avrebbero i cittadini-residenti? Un’ipotesi che può sembrare assurda c’è: la secessione dal comune di Fiumicino. Del resto, costatato il fatto che quest’area:
- è considerata di serie B, se non Z e che non rientra nelle priorità del Comune di Fiumicino;
- ha i numeri per essere comune;
- ha tutto l’interesse di gestire direttamente i suoi problemi;
- otterrebbe un significativo flusso di tributi che potrebbe impiegare direttamente per risolvere i problemi della località e gestirne la manutenzione.
“Anche questa, non sarebbe la soluzione più logica seppur più complessa da percorrere? Ora concludo chiedendo: cosa devono fare di più i cittadini-residenti, oltre che proporre costantemente inascoltate soluzioni al Consorzio gestore e a questa Amministrazione comunale?”.
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