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39 contagi da coronavirus a Terracina: 15 classi in quarantena, ma le scuole restano aperte

5 dicembre 2020 | 12:08
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39 contagi da coronavirus a Terracina: 15 classi in quarantena, ma le scuole restano aperte

Ieri mattina la riunione in videoconferenza tra Prefetto, sindaco di Terracina, Asl e Ufficio Provinciale Scolastico

Terracina – Si è svolta ieri mattina una lunga riunione in videoconferenza tra Prefetto, sindaco di Terracina, Asl e Ufficio Provinciale Scolastico per valutare l’eventuale chiusura delle scuole di Terracina e le azioni da assumere.

Il sindaco Tintari informa che “innanzitutto le scuole rimarranno aperte. Con tutti i partecipanti all’incontro – ha spiegato il primo cittadino -, ai quali va il mio sentito ringraziamento, sono stati valutati i numeri reali del fenomeno all’interno delle scuole, la cui dimensione è inferiore a quanto è apparso soprattutto nella giornata di ieri. Le valutazioni sono state molto approfondite e, soprattutto, qualificate”.

Le classi in quarantena emerse nel corso della riunione sono le seguenti:

I.C. Montessori
Primaria Bragazzi: 2 classi. La quarantena termina il 10 dicembre.
Secondaria Monti: 5 classi. La quarantena termina tra il 9 e l’11 dicembre.

I.C. Milani
Primaria Giovanni Paolo: 4 classi. La quarantena termina tra il 7 e l’8.
Primaria Manzi: 1 classe. La quarantena termina il’11 dicembre.
Secondaria Don Milani: 2 classi. La quarantena termina il 7 dicembre.

I.C. A. Fiorini
Nessuna classe in quarantena

Ist. San Giuseppe – Suore Orsoline
Primaria: 1 classe. La quarantena termina il 18 dicembre.

Ist. Maestre Pie Filippini
Nessuna classe in quarantena.

Attualmente ci sono 15 classi in quarantena sulle 191 complessive degli istituti comprensivi e paritari di Terracina.

“Sia la Asl che l’Ufficio Scolastico Provinciale – ha proseguito il sindaco – hanno sottolineato che le dirigenze scolastiche dispongono di tutti gli strumenti normativi per decidere in piena autonomia eventuali chiusure parziali o totali dei plessi per procedere alla sanificazione o interrompere la didattica in presenza, attivando quella a distanza, nel caso in cui ne sussistano i presupposti, e coordinandosi sempre con le autorità sanitarie, scolastiche e comunali per aggiornare sulla situazione.

La giornata di giovedì è stata un po’ convulsa per il susseguirsi di informazioni che hanno messo in allarme. Facciamo chiarezza anche su questo punto. Nel comunicato ufficiale della Asl, un mero errore di comunicazione dovuto al grande carico di lavoro al quale è sottoposta l’azienda sanitaria, ha assegnato a Terracina la positività per 59 concittadini, suscitando clamore e viva preoccupazione.

In realtà il numero esatto è 39, cioè 20 in meno. Ovviamente anche 39 contagiati è un numero comunque alto che ci ricorda quanto sia importante che tutti ci si attenga con il massimo scrupolo alle norme di prevenzione che conosciamo. La caratteristica del contagio nella nostra città è di tipo familiare: ci sono infatti interi nuclei contagiati e, tra questi, colpisce la vicenda di un vero e proprio focolaio all’interno di una famiglia che ha fatto registrare numerosi casi in pochissimi giorni.

Tornando alle scuole – ha sottolineato Tintari – mi preme evidenziare alcuni aspetti della questione: il primo è che mi solleva il fatto che comunque la situazione sia stata giudicata ‘sostenibile’ dalle competenti autorità.

Ovviamente le difficoltà permangono, ma c’è meno allarme rispetto a qualche ora fa. Desidero ringraziare dirigenti e personale scolastico per il lavoro che stanno svolgendo. La scuola rimane il luogo più sicuro perché gli alunni e gli insegnanti sono a distanza e rispettano tutte le norme di prevenzione, mentre a casa, fatto naturale, è molto più difficile osservare le raccomandazioni. È invece fondamentale seguire i ragazzi e fare in modo che, all’esterno delle scuole, mantengano comportamenti corretti.

Sto inviando la lettera alla Asl per chiedere l’attivazione di un drive in specifico per gli studenti prima del rientro dalle vacanze natalizie: confido nel fatto che venga realizzato perché ce ne è un reale bisogno. Ricordo, infine, che lo scorso 16 novembre abbiamo ufficialmente comunicato alla Asl la disponibilità di locali comunali per l’effettuazione in sicurezza dei tamponi da parte dei medici di base. Speriamo che il servizio possa partire in tempi rapidi”.

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