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Il Napoli può vincere questa edizione dell’Europa League?

8 dicembre 2020 | 11:22
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Il Napoli può vincere questa edizione dell’Europa League?

Le chance di vittoria degli Azzurri ci sono e sono importanti

by Pixabay

QualiQual chance hanno gli Azzurri di primeggiare in Europa?

Magari è presto per sbilanciarsi, magari no. Ad ogni modo se qualcuno ci chiedesse:” Il Napoli può vincere questa edizione dell’Europa League?”, risponderemmo di sì. Le chance di vittoria degli Azzurri ci sono e sono importanti. Senza guardare esclusivamente alla classifica del girone F, che in questo momento sorride alla squadra partenopea, abbiamo alcune motivazioni da confessarvi che ci fanno guardare al futuro con occhi speranzosi. Ma quali sarebbero queste motivazioni? Partiamo dall’allenatore: l’arrivo di Gennaro Gattuso al posto di Carlo Ancelotti è stata la classica manna dal cielo, o forse un regalo inaspettato di San Gennaro, che ha permesso a Insigne e compagni di fare il definitivo salto di qualità. La grinta dell’ex mediano del Milan, oggi in borghese, e la sua voglia di “spaccare il mondo” hanno completamente rivoluzionato l’universo Napoli che aveva perso la voglia di lottare per traguardi importanti perché nessuno in fondo ci credeva più. Dopo aver conteso fino a poco tempo fa lo scudetto alla Juventus c’era stata una parabola discendente che sembrava destinata a proseguire per molti anni, e invece… Tutto qui? No, c’è ancora altro da dire, e ve lo diremo nei prossimi paragrafi.

Una rosa da prima della classe

Come detto poc’anzi, le possibilità di conquistare l’Europa League 2020-2021 per il Napoli ci sono eccome; se nel paragrafo precedente abbiamo sottolineato come avere in panchina Gattuso sia un valore aggiunto, qui faremo di più e vi menzioneremo alcuni giocatori chiave che possono trasformare il sogno europeo in realtà. A chi ci riferiamo in particolare? A Victor Osimhen, un diamante grezzo imprendibile a campo aperto, alle certezze Dries Mertens e Lorenzo Insigne, due “scugnizzi” capaci di segnare in qualunque momento e di offrire preziosi assist per i compagni, e, non da ultimo, a Piotr Zieliński, una certezza sulla mediana. Il loro apporto, di qualità, è indispensabile al Napoli di quest’anno che potrà dire la sua per quanto riguarda i pronostici Europa League che lo danno già oggi come sicuro protagonista di una delle manifestazioni internazionali per club più belle che ci siano. Il gruppo fa la forza e la forza degli Azzurri risiede proprio in un gruppo che non molla mai e che ha una gran voglia di stupire.

Giocatori letteralmente rinati (grazie alla cura Gattuso)

Pensate forse che citare Insigne piuttosto che Mertens, quali top player in grado di fare la differenza, sia fin troppo facile? Credete per caso che parlare di loro sia in fondo la solita scorciatoia che prende chi non ha nulla da dire di nuovo? In tal caso proviamo a “stupirvi” dicendovi qualcosa di nuovo. Il Napoli di quest’anno, oltre ai campioni affermati che vanta già tra le sue fila, è riuscito a rivitalizzare giocatori che erano letteralmente destinati a sparire dai grandi palcoscenici calcistici. Di chi stiamo parlando? Ad esempio di Matteo Politano, che Antonio Conte non vedeva né come fluidificante sulla fascia né come attaccante esterno e che invece con Gattuso è letteralmente rinato. Chi altri? Hirving Lozano. Il messicano, l’acquisto più costoso della storia del Napoli, con Ancelotti, quando chiamato in causa, aveva deluso per usare un eufemismo. Poi, come nel caso di Politano, ci sono volute le urla di Ringhio e ora l’attaccante è imprescindibile per il progetto azzurro. Magia o miracolo? Nessuno dei due: molto spesso avere a che fare con un allenatore di grande personalità può scuotere dalle fondamenta un intero ambiente e, in questo caso, anche determinati giocatori creduti troppo presto finiti.

Quando il modulo non importa affatto

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Il Napoli vince e convince, come dimostrato dal 4 a 0 inferto alla Roma, ma non certo grazie al modulo. Che sia il classico 4-3-3 visto contro la Lupa oppure il 4-2-3-1 visto contro la Dea, la sostanza non cambia: la squadra partenopea gioca bene a prescindere. Ma come è possibile? Quando il gruppo sa sempre cosa fare, poco importa chi scende in campo e soprattutto chi occupa quali posizioni. L’importante è far girare in maniera intelligente il pallone, evitando quel fastidioso “tiki-taka” che spesso risulta sterile, e favorire gli inserimenti dei centrocampisti in avanti come sta facendo il Napoli di quest’anno che vuole vincere questa edizione dell’Europa League.