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Latina, litiga con i genitori per soldi poi sguinzaglia il suo pittbull contro la Polizia: arrestato

10 dicembre 2020 | 16:37
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Latina, litiga con i genitori per soldi poi sguinzaglia il suo pittbull contro la Polizia: arrestato

L’uomo, un 59enne, è accusato di minaccia, violenza, lesioni personali, maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione

Latina – Alle 18 e 30 di ieri, un equipaggio della squadra Volante è intervenuto a Latina in via via Walter Tobagi, presso le case popolari, a seguito di una chiamata giunta al 113, che ha segnalato una violenta lite all’interno di un appartamento.

Giunti sul posto, i poliziotti sono stati accolti dal richiedente, un anziano signore, il quale gli ha riferito che poco prima il figlio, tossicodipendente di quasi 60 anni, aveva dato in escandescenza a seguito dell’ennesimo rifiuto di denaro da parte dei genitori i quali, esausti dalle continue richieste, gli avevano negato l’elargizione di una ulteriore somma per l’acquisto di stupefacente.

Raggiunta l’abitazione, gli agenti hanno trovato all’interno l’uomo segnalato, il quale aveva con sé un cane di grossa taglia, per l’esattezza un pitbull che, incitato dallo stesso padrone, ha tentato di aggredire i due poliziotti.

Solo la prontezza di riflessi degli agenti ha consentito loro di schivare il pericolo; infatti, pur nella concitazione dei i poliziotti sono riusciti a rinchiudere l’animale in una stanza dell’appartamento, per poi potersi difendere dal padrone che ha tentato di aggredirli fisicamente brandendo un grosso frammento di vetro con il quale tentava ripetutamente di colpire i due poliziotti.

Mentre gli agenti hanno provveduto a disarmarlo, il predetto, durante la concitate fasi della colluttazione, è riuscito ugualmente a riaprire la porta della stanza dove si trovava il pitbull aizzandolo nuovamente contro gli agenti che, fortunatamente, sono riusciti a liberarsene richiudendolo di nuovo. Subito dopo sono riusciti ad immobilizzare anche il padrone che, non contento, ancora in forte stato di agitazione, paradossalmente ha morso lui stesso uno dei due poliziotti alle dita della mano sinistra, provocandogli una profonda ferita per la quale si rendevano necessarie le cure dei sanitari del Pronto soccorso.

Una volta riportata la calma, l’uomo, un 59enne di Latina già noto alle forze dell’ordine è stato accompagnato presso gli uffici della Squadra Volante e tratto in arresto per i reati di “Violenza, minaccia, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, maltrattamenti in famiglia, tentata estorsione”, non prima però di aver fatto intervenire il personale dell’Asl che si è occupato di accalappiare il cane mordace, privo del regolare microchip e trasportarlo presso il canile comunale.

Del tutto è stato informato il Sostituto procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Latina, Sgarella, il quale ha disposto di associare il detenuto alle Camere di Sicurezza della Questura, in attesa della sua collocazione presso la Casa Circondariale di Velletri, a disposizione dell’autorità giudiziaria per la successiva udienza di convalida.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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