In piazza San Pietro si accendono albero e presepe: “Segni di speranza per i romani”

11 dicembre 2020 | 18:05
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In piazza San Pietro si accendono albero e presepe: “Segni di speranza per i romani”

Città del Vaticano – Accesi in piazza San Pietro l’albero di Natale e il presepe che abbelliranno il cuore della cristianità per queste feste.

Mai come quest’anno, essi sono segno di speranza per i romani e per quei pellegrini che avranno la possibilità di venire ad ammirarli”, ha detto il Papa ricevendo in mattinata le delegazioni ufficiali dei luoghi di origine del presepe e dell’albero, provenienti rispettivamente da Castelli in Abruzzo e dal comune di Kočevje, nella Slovenia sudorientale.

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“L’albero e il presepe aiutano a creare il clima natalizio favorevole per vivere con fede il mistero della Nascita del Redentore. Nel presepio, tutto parla della povertà ‘buona’, la povertà evangelica, che ci fa beati: contemplando la santa Famiglia e i vari personaggi, siamo attratti dalla loro disarmante umiltà”, ha aggiunto il Pontefice.

“La festa del Natale ci ricorda che Gesù è la nostra pace, la nostra gioia, la nostra forza, il nostro conforto. Ma, per accogliere questi doni di grazia, occorre sentirci piccoli, poveri e umili come i personaggi del presepio. Anche in questo Natale, in mezzo alle sofferenze della pandemia, Gesù, piccolo e inerme, è il ‘Segno’ che Dio dona al mondo. Segno mirabile, come inizia la Lettera sul presepe che ho firmato un anno fa a Greccio. Ci farà bene rileggerla in questi giorni”, conclude Bergoglio.

L’albero scelto per decorare l’abbraccio del colonnato, alto28 metri e con un diametro di 70 centimetri a terra, è cresciuto nei pressi di Kočevska Reka, a 6 chilometri in linea d’aria dall’imponente foresta vergine Krokar, che rappresenta una di quelle primordiali ancora intatte. Il maestoso abete rosso o peccio (Picea abies).  Il presepe monumentale è composto di statue di ceramica, a grandezza maggiore del naturale. Si tratta di un’opera realizzata dagli alunni e dai docenti dell’Istituto d’arte “F.A. Grue”, attuale liceo artistico statale per il design, che, nel decennio 1965-1975, dedicò l’attività didattica al tema natalizio. In piazza San Pietro verranno esposti solo alcuni pezzi della fragile collezione composta da 54 statue. Verranno collocati lateralmente a una pedana luminosa di circa 125 metri quadrati che circonda in leggera pendenza parte dell’obelisco. Le sculture rappresentano i Magi; al centro, sul punto più alto della pedana, è collocato il gruppo della Natività con l’Angelo con le ali aperte. La sua collocazione sopra la Sacra Famiglia vuole simboleggiare la sua protezione sul Salvatore, Maria e Giuseppe.

Il primo gruppo di statue, costituito dalla Sacra Famiglia venne realizzato insieme con lo zampognaro, la pastorella con brocca, il suonatore con flauto di Pan, la bimba con bambola. Le statue sono state realizzate con moduli ad anelli che, sovrapposti, formano busti cilindrici. In alcune figure, soprattutto nell’uso del colore, si ritrova la sperimentazione e il rinnovamento dell’arte ceramica sviluppati in quegli anni nel liceo Grue. La prima esposizione pubblica del presepe avvenne a Castelli, sul sagrato della chiesa madre nel dicembre 1965, poi, nel Natale 1970 fu la volta ai mercati di Traiano a Roma e, qualche anno dopo, a Gerusalemme, a Betlemme e Tel Aviv.

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