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Simeone: “Altra falla nell’Asl di Latina, negato il diritto alle cure a una 68enne”

16 dicembre 2020 | 13:03
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Simeone: “Altra falla nell’Asl di Latina, negato il diritto alle cure a una 68enne”

La donna, operata per un carcinoma si è presentata per il rinnovo del piano terapeutico, ma la visita di accertamento è slittata a febbraio 2021

Latina – “Il sistema di presa in carico dei pazienti cronici da parte della Asl di Latina non funziona o non funziona adeguatamente”. Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare

“Solo in questo modo si può spiegare – prosegue Simeone – quanto accaduto ad una donna di 68 anni che è stata costretta, suo malgrado, a scontrarsi con le falle di un sistema che dovrebbe assicurare e garantire il diritto alla cura e alla salute e che, invece, non fa che aumentare il disagio di persone già gravate da malattie altamente invalidanti e aggressive come quella che il carcinoma al seno rappresenta.

A Maria, il nome è di fantasia, è stato diagnosticato nel 2001 un carcinoma infiltrato. E’ stata quindi sottoposta ad intervento chirurgico di asportazione del seno destro. Sono seguiti cicli di chemioterapie che le hanno comportato effetti collaterali molto seri. Lo stato di salute della donna, nel giro di poco tempo, si è complicato a causa dell’insorgere di altre patologie che la costringono ad assumere quotidianamente diversi farmaci fondamentali sia per darle una migliore qualità che a preservare la vita stessa.

In tale contesto le è stato approntato un piano terapeutico dalla Asl di Latina con scadenza annuale.

Quest’anno la scadenza era fissata a dicembre 2020, peccato che, alla presentazione della richiesta di rinnovo del piano terapeutico, la Asl di Latina le avrebbe prenotato la visita di accertamento a febbraio 2021 in regime di convenzione al costo di 32.28 euro.

Considerata la drammaticità della situazione con la quale questa donna è costretta a convivere da venti anni – conclude il consigliere regionale -, al fine di dare dignità e rispetto di diritto di accesso a quelle cure ho inviato una nota al direttore generale della Asl di Latina, Giorgio Casati, al presidente Zingaretti, e all’assessore alla sanità, D’Amato, chiedendogli di verificare l’accaduto e di procedere a mettere in campo tutte le azioni necessarie al fine di consentire alla paziente di sottoporsi alle visite e alla relativa revisione del piano terapeutico di cui necessita”.

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