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Sport e politica: situazione limite. Malagò: “Disattese le promesse del Governo al Cio”

16 dicembre 2020 | 11:07
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Sport e politica: situazione limite. Malagò: “Disattese le promesse del Governo al Cio”

Lo sport italiano sembra essere stato già giudicato dal Comitato Internazionale. Senza autonomia, niente appartenenza alla Carta Olimpica e niente tricolore

Roma – Sa di un profondo disagio la scelta di Malagò. Il Presidente del Coni ha spostato la sede delle elezioni del maggio 2021 a Milano, al Tennis Club Milano Alberto Bonacossa. Lontano da Roma. Lontanissimo. La città che le ha negato la candidatura alle Olimpiadi del 2024, che si svolgeranno a Milano. La città che ospita la stanza dei bottoni del Governo.

E’sembrata non sorridere troppo la politica allo sport, in questi ultimi anni. Dopo la scelta della Raggi di non appoggiare Roma per i Giochi del 2024, ecco anche il Ministro dello Sport a togliere fiato al Coni. Lo dice Malagò e lo ribadisce. E’ a rischio l’autonomia. E già la sentenza sembra essere stata espressa al Comitato Olimpico Internazionale. C’è una fitta rete di comunicazioni tra Thomas Bach e Giuseppe Conte. Quest’ultimo si dice abbastanza preoccupato per una situazione in sordina, che sino ad ora non ha trovato soluzione, senza gli interventi richiesti nella legge.

Il problema è sempre quello: lo sport deve restare lontano dalla politica. E allora Malagò sceglie Milano, dove il Coni è nato e si è formato. Nel 1946 fu Giulio Onesti ad organizzare lì le elezioni presidenziali. Dove è il Coni ha preso vita. Come se si tornasse alle origini e si rinascesse dalle eventuali “macerie” provocate dal Governo. E’ al limite la questione “autonomia”. Presto il Cio comunicherà la sua decisione e il timore è quello di seguire il destino della Bielorussia. Niente bandiera nazionale alle Olimpiadi, niente inno per gli azzurri, niente vessillo tricolore. Sembra svanire anche la consueta cerimonia di consegna tra Mattarella e l’atleta portabandiera. Potrebbe avere un buco la data del 2021: l’Italia potrebbe gareggiare alle Olimpiadi senza identità nazionale. Un grave fatto, probabilmente. Mai accaduto prima.

Dopo 75 anni le elezioni si svolgeranno a Milano. Sede oltretutto dei prossimi Giochi Olimpici Invernali del 2026, insieme a Cortina. Un gesto scaramantico e significativo: “Nello stesso club in cui 75 anni fa Onesti diede il via alla ricostruzione del Coni che tutti ancora oggi ci invidiano, quel Coni che oggi sto cercando di difendere“, ha detto Malagò, proseguendo: “C’è una nuova lettera del presidente Bach al Premierha rivelato in cui è stato sottolineato che sono state disattese tutte le promesse che Conte fece e oggi a queste premesse siamo arrivati in riserva più completa. L’agenda politica è nebulosa e ve lo dico, la sorte è tracciata: senza una legge non c’è nessuna possibilità che non entriamo in una sanzione internazionale“. Ha sottolineato nell’ultima seduta del Consiglio Nazionale.

(Il Faro online)

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