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“Born to Fly”, Aeroporti di Roma premia i vincitori dell’iniziativa realizzata con Best Tor Vergata

L'iniziativa ha visto il coinvolgimento di 74 studentesse e studenti che hanno avuto 36h per elaborare il proprio progetto

Roma – Si è concluso “Born to Fly“, il primo Hackathon realizzato da Aeroporti di Roma in partnership con l’associazione studentesca Best (Board of European Students of Technology) dell’Università di Tor Vergata. Scopo della competizione ingegneristica quello di stimolare gli studenti dell’Ateneo a sviluppare soluzioni digitali che, in una logica “data driven”, possano contribuire a innovare l’esperienza aeroportuale per il passeggero.

I partecipanti all’Hackathon, 74 studentesse e studenti provenienti da corsi di studio differenti, hanno avuto 36h ore a partire dalla mattina di sabato 12 dicembre per elaborare, suddivisi in gruppi costituiti da competenze complementari, il proprio progetto – relativo a tematiche legate a: Airport ProcessPassengers ExperienceCommercial e Sustainability.

Sono stati premiati due gruppi, con progetti focalizzati rispettivamente sullo sviluppo di una piattaforma di gestione dei dati personali, controllata tramite protocolli blockchain (International Team) e sull’integrazione, nel sistema aeroportuale di Adr, delle funzioni di FacePass, EasyBeacon e Meet-Port per migliorare la user experience dei passeggeri (Easy Travel).

Innovazione e Sostenibilità sono le principali direttrici strategiche su cui Adr intende concentrare le proprie energie, per prepararsi ad un’efficace ripresa dalla crisi e per contribuite a fissare i nuovi standard dell’aeroporto del futuro: questa iniziativa si innesta coerentemente in questo percorso – ha dichiarato Marco Troncone, Amministratore Delegato di Aeroporti di Roma, durante la cerimonia online di premiazione-. Innovare, per Adr, significa fare leva sul valore del proprio capitale umano, ma anche e soprattutto aprirsi al mondo esterno . A tal fine, il confronto e la collaborazione con il mondo universitario sono stati per noi una preziosa fonte di ispirazione a apprendimento”.

Soddisfatto dell’esito del progetto anche Emanuele Calà, Head of Innovation & Quality di Adr. “L’Hackathon che si è appena concluso – ha commentato – rappresenta la prima iniziativa di Open Innovation messa in atto da Aeroporti di Roma; un’ottima opportunità per intraprendere un percorso innovativo aperto verso le progettualità elaborate dell’esterno”.

Nel corso della competizione, i gruppi partecipanti sono stati supportati nell’elaborazione delle loro proposte da tutors interni ad Adr, che hanno indirizzato gli studenti e dato loro suggerimenti utili per lo sviluppo dei progetti.

I progetti realizzati nell’ambito di “Born to Fly” sono stati elaborati da 21 gruppi, numero record per gli standard di Best; la competizione si è svolta per la prima volta interamente online, dati i vincoli posti dalla pandemia in corso, che vede Adr costantemente impegnata in prima linea nell’attuazione di misure di prevenzione e contenimento.
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