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Formia e l’infinita guerra sull’approvazione degli equilibri di bilancio

23 dicembre 2020 | 19:25
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Formia e l’infinita guerra sull’approvazione degli equilibri di bilancio

La tensione politica, a Formia, è ancora alle stelle. Scoppia la polemica sulla “seconda convocazione” per l’approvazione degli equilibri di bilancio

Formia – Il sindaco di Formia, Paola Villa, nei giorni scorsi, ha ritirato le sue dimissioni. Eppure, la tensione politica, nel Municipio di via Vitruvio, non è diminuita, anzi, proprio perché non è esplosa come una ruggente detonazione, pare che sia cresciuta ancor più.

Il motivo? Sebbene la minoranza abbia provato per mesi a logorare il Primo cittadino, alla fine, non è riuscito a farlo cadere (leggi qui). Anche quando bastavano le dimissioni “di massa” dei consiglieri comunali. E ora che la tensione è alle stelle, il tutto rischia di consumarsi, per l’ennesima volta, durante il consiglio comunale chiamato ad approvare gli equilibri di bilancio.

Il consiglio della discordia

Neanche il tempo di annunciare il ritiro delle proprie dimissioni e il contestuale azzeramento della Giunta, che la polemica ha infiammato gli animi della minoranza. Per due motivi: il primo è che il Sindaco è stato vago sui presunti nuovi nomi della sua maggioranza (ha solo annunciato nuove aperture, anche molto diverse tra loro).

A questo assordante silenzio si è poi aggiunta la consapevolezza che la seduta per approvare gli equilibri di bilancio è in “seconda convocazione”.Una scelta, a detta degli oppositori della Villa, apparentemente senza motivo: se la nuova Giunta c’è non è necessaria la seconda convocazione (in questo caso, servono meno voti per l’approvazione, rispetto alla prima convocazione). Se non c’è, non si capisce su che base il Sindaco abbia revocato, al fotofinish (e dopo aver dichiarato “terminato” il progetto con cui è stata eletta) le proprie dimissioni. Il tutto, inizialmente, senza neppure la “normale” riunione dei Capigruppo.

Insomma, per la minoranza la Villa, per l’ennesima volta, sarebbe ricorsa a uno stratagemma che sa più di guerra che di politica. Una guerra che non fa bene a nessuno, tantomeno a una città, già in ginocchio prima del Covid.

Marciano: “Tentativo disperato di continuare a governare”

Intanto, dopo la Lega (leggi qui), a intervenire sulla situazione in città, è il leader dei dem in consiglio comunale. “Non ci siamo proprio. La Sindaca – afferma Claudio Marciano – ritira le dimissioni senza spiegare quale maggioranza la sosterrà. Il Consiglio Comunale viene convocato senza preventivo accordo con le minoranze sulla data e senza un passaggio nella conferenza dei capigruppo. Addirittura, lo si convoca già in seconda convocazione, dopo che la prima era andata deserta a causa dei banchi vuoti nella maggioranza, e che la seconda è stata ritirata dal Presidente del Consiglio a causa delle dimissioni della Sindaca.

L’impressione che ne ricavo da lontano è di un tentativo disperato di continuare a governare, senza averne i numeri, che porta gli amici della maggioranza a non rispettare neanche le più banali formalità democratiche.  Insomma, datevi una regolata.

E poi, basta con questa storia della pandemia, della crisi sanitaria, del voto posticipato. Basta- tuona Marciano – usare il dramma di un intero mondo per legittimare operazioni di squallido trasformismo, che dietro hanno unicamente la necessità di restare al potere.

Se la maggioranza ha almeno 13 voti in Assise, uguali o diversi da quelli che hanno avuto il vaglio degli elettori, torni a fare il suo dovere. Se non ce li ha, se ne vada a casa, e consenta alla città nei prossimi mesi di trovare un progetto politico che – conclude -, a differenza di quello attuale, non è fallimentare.”

Fratelli d’Italia Formia ConTe: “Esperienze amministrativa ormai chiusa”

Almeno nei toni, sono apparsi apparentemente più cauti i consiglieri di Fratelli d’Italia Formia ConTe, rispettivamente Pasquale Cardillo Cupo e Gianfranco Conte che hanno chiarito: “Siamo stati nuovamente invitati dal Sindaco in Comune. Ci siamo presentati, ancora una volta, con i rispettivi Segretari, per rispetto dei ruoli, della figura del Sindaco e dei colleghi Consiglieri.

La Sindaca ci ha rappresentato la sua idea di presentarsi in Consiglio Comunale il prossimo 28 dicembre per fare un appello accorato affinché le si consenta di andare avanti nella gestione della città. Rispettiamo la sua idea, le ribadiamo il reciproco rispetto personale, ma ci saremmo aspettati che politicamente ci fossero quantomeno dei punti programmatici su cui ragionare nell’esclusivo interesse della Città.

In queste condizioni – concludono – riteniamo impossibile dare ulteriori linee di credito e riteniamo quindi chiusa questa esperienza amministrativa.”

D’Angelis: “Furbata immonda”

A commentare l’accaduto senza cautela alcuna, invece, è stato uno degli ex di Paola Villa: Enrico D’Angelis, che durante il periodo delle elezioni (dimessosi poco dopo la vittoria alle urne) fu il coordinatore della lista “Formia città in comune”.

“Possiamo senz’altro affermare – tuona D’Angelis – che a questo non si era mai arrivati. Credo che si possa dire, sinceramente, Vergogna! Se doveva andare in seconda convocazione, ammesso e non concesso che questo sia corretto dal punto di vista amministrativo (visto che la precedente seduta era stata revocata e non rinviata) la Sindaca perché ha fatto, allora, la sceneggiata ingiudicabile, di dare le dimissioni per poi ritirarle?”

E ancora: “C’è stato chi ci ha messo più di trenta anni prima di tentare, senza successo, di arrivare a queste immonde furbate e qui si vede che in meno di un decimo degli anni hanno imparato bene come giocherellare con le quisquilie di legittimità amministrativa.”

Eppure, per D’Angelis c’è ancora qualcosa (o meglio, qualcuno) da salvare. “Le persone serie di questa maggioranza – conclude infatti- la smettano di mettere la loro faccia su questi giochetti da tre soldi. Chissà il Prefetto cosa dirà…”

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