Il Fatto

Ostia, ecco “Ne-Os – Storia di un futuro”: completato il murale alla stazione Lido Nord

31 dicembre 2020 | 06:00
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Ostia, ecco “Ne-Os – Storia di un futuro”: completato il murale alla stazione Lido Nord
Ostia, ecco “Ne-Os – Storia di un futuro”: completato il murale alla stazione Lido Nord
Ostia, ecco “Ne-Os – Storia di un futuro”: completato il murale alla stazione Lido Nord

Il progetto è stato promosso dall’Assessorato alla Cultura del X Municipio di Roma ed interamente finanziato dall’Amministrazione municipale. Il lavoro degli artisti è stato eseguito a titolo gratuito e donativo

Ostia – Si conclude l’opera di street art che decora l’ingresso principale al quartiere di Ostia lido: l’imponente facciata della stazione Lido Nord che dà sulla via Ostiense e la via del Mare. A causa del maltempo dell’ultimo mese il lavoro ha subito uno slittamento di alcune settimane terminando l’ultimo giorno del 2020. “NE-OS – Storia di un futuro” è il nome del murale che il Gruppo Subword ha donato alla sua comunità, il più grande mai realizzato sul territorio, un’opera che unisce il linguaggio pittorico murale a quello poetico performativo in modo unico e originale. All’interno del dipinto è infatti inserito un qr-code che, scannerizzato, permette di connettersi a un video-poetry che illustra teatralmente il significato dell’opera (clicca qui per vedere il video).

Prendendo spunto dalla storia della bonifica delle paludi ostiensi di fine ‘800, il murale raffigura l’impresa dei “Telonauti”, un gruppo di fantastici viaggiatori nel tempo, dediti a un’opera profonda di trasformazione e rinnovo della storia dell’umanità. Come gli scariolanti ravennati prosciugarono dal fango una terra malsana e abbandonata rendendo possibile la nascita di Ostia moderna, così in un futuro prossimo i telonauti, con lo stesso coraggio e uguale spirito di sacrificio e di cooperazione, gestiranno l’immensa mole di dati digitali che sostanzia la nostra epoca, scegliendo di salvarne solo una piccola parte con la quale ri-costruire l’orizzonte di senso di un mondo nuovo.

I granelli di terra melmosa nelle carriole di allora, nel dipinto diventano l’ammasso di lettere digitate che infesta la palude dell’informazione in cui si è tramutata la coscienza collettiva contemporanea, lettere da loro in parte rimosse e in parte riutilizzate per formulare un nuovo linguaggio della trasformazione. La prima breve ma potente parola con la quale i telonauti si accingono a iniziare questo processo di palingenesi è “OS”, etimo di “Ostia”, termine latino che ha il significato di “bocca, entrata, apertura, comunicazione” e che, accanto all’aggettivo greco “neo”, va a costituire il nome dato all’opera: NE-OS.

La spinta al cambiamento in meglio del reale costituisce quindi il fulcro semantico dell’intero lavoro, un cambiamento inteso non solo come costruttivo ma anche come consapevole e pro-attivo: consapevole perché si nutre della memoria del passato storico, sociale e culturale di un luogo che vanta più di due millenni di storia; pro-attivo perché filtra, integra e proietta tali conoscenze verso l’edificazione di una realtà collettiva nuova e meglio evoluta. Attorno al tema cardine, molteplici sono i messaggi che si aprono e diramano, come, ad esempio, i valori del dialogo, dell’incontro o del viaggio, tutti in sintonia con il campo simbolico proprio della stazione e sempre lanciati lungo un “doppio binario” interpretativo: locale, collegato alla storia e alla tradizione del territorio, e globale, capace cioè di fornire un messaggio universale.

Il progetto è stato promosso dall’Assessorato alla Cultura del X Municipio di Roma ed interamente finanziato dall’Amministrazione municipale. Il lavoro degli artisti è stato eseguito a titolo gratuito e donativo.

Il Gruppo Subword è un collettivo aperto di agitazione culturale sorto ad Ostia nel 2017 e composto in prevalenza da poeti e pittori come esperimento di interazione tra la comunità underground hip hop ostiense e alcuni ambienti dell’arte, della controcultura e dell’educazione del Litorale romano.

Il gruppo è formato dagli artisti: SMK, Aurora Pilati, Silvia ‘Chemutai’ Conchione, Er Lem, Canicola, Riccardo di Gioia, Laila Scorcelletti. L’opera è stata realizzata con la collaborazione di Caterpillar nella creazione del videopoetry e di Acca International S.r.l., affidatario burocratico del progetto. A vario titolo, sono stati preziosi riferimenti per il collettivo: l’Ecomuseo del litorale romano; il museo Agostinelli; il personale Atac della stazione Lido Nord; Monica Chelagat; Roberto Gentile; Giorgio Jorio; Mario Rosati; Federica Stramaglia; Pasquale Marra; Alessandro Lorusso.