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Ardea e la proroga per la raccolta dei rifiuti: i dubbi della Lega

3 gennaio 2021 | 06:01
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Ardea e la proroga per la raccolta dei rifiuti: i dubbi della Lega

Ludovici e Marcucci: “L’amministrazione svolge le sue funzioni da oltre 3 anni e, ad oggi, non è riuscita a portare a compimento ciò che in campagna elettorale aveva ben chiaro”

Ardea – “La proroga della raccolta dei rifiuti compie quattro anni! Happy Birthday! Il riferimento più o meno esplicito è ovviamente l’appalto della raccolta dei rifiuti che tra pochi giorni giungerà al quinto anno di proroga.
L’amministrazione svolge le sue funzioni da oltre 3 anni e, ad oggi, non è riuscita a portare a compimento ciò che in campagna elettorale aveva ben chiaro: la risoluzione dell’annoso problema”.

E’ quanto si legge in una nota a firma dei consiglieri comunali della Lega, Luana Ludovici e Franco Marcucci, che aggiungono: “Ora si trovano alle corde, hanno finito tutte le scuse. Ora hanno capito anche loro che la responsabilità è da imputare solamente a loro stessi

Stiamo assistendo all’ennesima situazione a dir poco imbarazzante: la Segretaria Generale contro il Dirigente dell’area tecnica. Un duro scontro inerente la mancata ricezione, da parte della Prefettura, del certificato Antimafia e la diversa posizione riguardo la stipulazione del nuovo contratto, almeno così questa situazione si è palesata, o magari questo hanno voluto far credere nell’ultima Commissione, dove si è discusso nel merito del ritardo.

In sede di commissione la Segreteria Generale affermava di aver parlato con la dr.ssa Zotta, vicesindaco di Città Metropolitana di Roma, ma la stessa Segretaria è stata costretta a smentirsi. Per quanto concerne il certificato antimafia, ai sensi dell’art. 92 del D. Lgs. 159/2011 il rilascio dell’informazione antimafia è immediatamente conseguente alla consultazione della Banca Dati Nazionale Unica della documentazione Antimafia; qualora emergano elementi suscettibili di opportuni approfondimenti, il Prefetto dispone le necessarie verifiche nel termine di 30 giorni dalla data della consultazione o, nei casi di particolare complessità, e previa comunicazione all’amministrazione interessata, nei successivi 45 giorni.

Decorso detto termine, ovvero immediatamente nei casi d’urgenza, i soggetti richiedenti procedono anche in assenza dell’informazione antimafia e sotto condizione risolutiva, cosa fa la Segreteria Generale? Rinnova la richiesta interrompendo i termini per dover procedere.

Però diciamola tutta, in questi casi particolari andrebbe indicata nel bando l’iscrizione alla White List Provinciale, come requisito essenziale per l’ammissione alla gara. L’iscrizione, pertanto, tiene luogo della comunicazione e dell’informazione antimafia, liberatoria anche ai fini della stipula, approvazione o autorizzazione di contratti o sub contratti relativi ad attività diverse da quelle per le quali essa è stata disposta.

L’iscrizione alla White list è necessaria per le attività individuate nell’ art. 1, comma 53, della Legge n. 190/2012 con più precisione alla lettera i quater, dove è indicata per i servizi ambientali, comprese le attività di raccolta, di trattamento, di smaltimento di rifiuti ecc. Vorremmo ricordare che prima della stipula del contratto l’impresa aggiudicataria presenta delle fideiussioni a garanzia, se dovesse verificarsi che il certificato antimafia sia difforme a quanto auto dichiarato in sede di gara ai sensi della D.P.R. 445/2000 art. 46, le stesse verranno riscossa e incamerata entro 15 giorni dal Comune.

Parliamo di cifre importanti, oltre che la conseguente denuncia per mendace dichiarazione e comunicazione all’Autorità Nazionale Anticorruzione per i provvedimenti di conseguenza. Solo una semplice domanda: non hanno richiesto l’obbligatorietà dell’iscrizione alla White list così come la legge obbliga, oppure nonostante questo tergiversano contravvenendo alla normativa? E nel mentre si entra nel quinto anno di proroga…”.