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Trasferimento deposito bus Tpl a Latina, Codici: “Ci viene negato l’accesso agli atti”

4 gennaio 2021 | 09:00
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Trasferimento deposito bus Tpl a Latina, Codici: “Ci viene negato l’accesso agli atti”

L’associazione è critica anche sul nuovo regolamento cimiteriale

Latina – L’associazione dei consumatori Codici, tracciando un bilancio dell’anno appena trascorso constata che “il Comune di Latina, invece che favorire la chiarezza di informazioni e la trasparenza che fu tra i principali temi della scorsa campagna elettorale, si affanna a negare gli accessi agli atti che riguardano in particolare la procedura di trasferimento del deposito degli autobus urbani.

Dobbiamo ricordare che a fine agosto l’Assessore Castaldo sosteneva che era tutto regolare mentre l’Assessore Bellini sosteneva che Antonio Bottoni, Rappresentante di Codici, aveva solo sollevato un polverone inutile.

Questa tesi venne sostanzialmente ribadita dall’Assessore Bellini nel corso della Commissione Trasparenza tenutasi lo scorso 3 settembre.

Tuttavia, ad oggi, a distanza di quasi quattro mesi, l’autorizzazione al trasferimento non risulta essere stata rilasciata, né è dato sapere se, nonostante la presunta regolarità, essa sarà mai rilasciata.

Questo non può che far sorgere il legittimo dubbio che, invece, tutto a posto potrebbe non essere.

Nel frattempo, gli uffici si adoperano per trovare pretesti per impedire che Codici venga a conoscenza degli atti, affermando che Codici non avrebbe un interesse diretto, concreto ed attuale in merito, anche se il Difensore Civico Regionale ha formalmente riconosciuto l’esatto contrario”.

Interviene, poi, sulla situazione del Cimitero l’associazione Codici per specificare: “Durante l’ultimo incontro in video conferenza, tenutosi ormai lo scorso 27 novembre, il Comune, nell’informare che intendeva portare all’approvazione il nuovo Regolamento di Polizia mortuaria entro la fine di questo mese di dicembre, ha continuato a respingere le richieste delle Associazioni dei consumatori relative alla propria proposta di considerare di appena 30 anni la durata delle sepolture a decorrere dal 1939, quindi in maniera ritenuta illegittimamente retroattiva.

Incomprensibile ed ambiguo il comportamento dell’Ente rispetto ad una vicenda, già particolare e dolorosa perché colpisce i cittadini negli affetti a loro più cari.

Peraltro, senza dimenticare cosa c’era scritto nel programma elettorale di LBC relativamente alla possibile revoca della concessione ‘LBC procederà alla verifica degli adempimenti contrattuali stipulati, con eventuale revoca della gestione per le numerose inadempienze riscontrate direttamente dai cittadini’.

Il Comune ci faccia capire a che gioco vuole giocare, perché Codici, invece, considera la questione molto seria e con possibili conseguenze estremamente negative per i cittadini, con la concreta necessità di attivare un numero enorme di contenziosi.

Codici, comunque, assicura che continuerà ad offrire tutto il proprio sostegno ai cittadini interessati in tutte le sedi ed a tutti i livelli ritenuti opportuni”.

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