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Covid-19, il vaccino italiano funziona. E ne basta una sola dose

Presentati allo Spallanzani i risultati della Fase 1 della sperimentazione del vaccino italiano ReiThera Grad-Cov2.

Roma – Ci siamo: anche l’Italia ha il suo vaccino “in circolo”. Lo ha annunciato Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Inmi Spallanzani di Roma, presentando all’Inmi i risultati della Fase 1 della sperimentazione del vaccino italiano ReiThera Grad-Cov2.

Vaccino italiano: efficacia al 92%, scarsi effetti collaterali, minori di Pfizer e Moderna

“Abbiamo iniziato la sperimentazione del vaccino il 24 agosto (leggi qui) e non è stato osservato nessun evento avverso. Ci sono stati effetti indesiderati nel sito di iniezione, ma assolutamente rientrati senza la necessità di intervento medico e minori rispetto ai vaccini di Pfizer e Moderna. Il vaccino produce anticorpi neutralizzanti rilevabili nel 92% delle persone vaccinate e “usato in emergenza basta una sola dose”.

Questo vaccino è stato inventato, sviluppato prodotto e sperimentato in Italia. – ha sottolineato il direttore scientifico – rispondendo alla domanda di ‘Report’ se l’azienda di Pomezia è controllata da una società svizzera. “ReiThera è controllata dalla svizzera Keyres, creata dal fondatore  Riccardo Cortese che viveva in Svizzera – conferma la presidente Antonella Folgore – ma è una società italiana, che lavora in Italia, paga le tasse in Italia. Il vaccino è stato sviluppato da ricercatori che lavorano in Italia – ribadisce – e il brevetto è di Reithera, abbiamo messo a disposizione tutte le nostre risorse e capacità per sviluppare un vaccino da mettere a disposizione in primo luogo per l’Italia e poi dove serve”, spiega, aggiungendo che i 5 soci sono tutti italiani.

Boccia: “ReiThera ha superato con successo la fase 1”

Il vaccino tutto italiano ha superato la fase 1 con grande successo; era un sogno e presto potrà diventare realtà”. Lo scrive sui social il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia.

“La Regione Lazio – prosegue il Ministro – ha avuto la grande capacità di guardare lontano sostenendo ricerca e innovazione, settori sui quali il governo ha impegnato ulteriori risorse e continuerà a fare la sua parte con un continuo rafforzamento a livello territoriale”.

Vaccino italiano, entro l’estate chiusa la fase 3

L’azienda punta a presentare la domanda di registrazione del vaccino all’inizio dell’estate. “Comparando i dati di questo studio con quello degli altri due vaccini anti-Covid di di Pfzer, già in Italia, e Moderna che sta completando la sua procedura all’Ema – è stato sottolineato -, noi siamo esattamente in linea e la capacità di prevenire la malattia, almeno quella grave, è sostanzialmente sovrapponibile a Pfizer e Moderna”.

Per la Fase 1, “abbiamo arruolato 100 persone e 45 sono state vaccinate con dosi diverse e tutti sono arrivati alla fine per la valutazione di sicurezza. Il picco di produzione di anticorpi a 4 settimane resta costante”, ha detto Ippolito. Il protocollo di Fase 2, già pronto, lo sottometteremo alle agenzie regolatorie in tempi brevi. L’ipotesi poi è di chiudere la Fase 3 entro l’estate”.

(Il Faro online)