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Rifiuti radioattivi, M5S: “Montalto di Castro ha già dato anche troppo”

"Della necessità di un deposito nazionale dei rifiuti radioattivi se ne parla da quasi trentanni ma nessuno lo ha mai fatto".

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Montalto – “Della necessità di un deposito nazionale dei rifiuti radioattivi se ne parla da quasi trentanni ma nessuno lo ha mai fatto. Eppure di governi ce ne sono stati tanti e di tutti i colori”. così in una nota il Movimento 5Stelle Montalto di Castro.

Le centrali nucleari ci sono in Italia e devono essere smantellate, o facciamo finta che non esistono? Continuiamo a pagare in eterno il loro costo nelle nostre bollette ? Ce ne freghiamo dell’infrazione UE che ci chiede da dieci anni di fare il deposito unico nazionale ?
Nascondere i problemi sotto al tappeto..questo deve fare un Governo invece di assumersi le proprie responsabilità?…a giudicare dal passato sì.

Dimenticano i politici montaltesi di Forza Italia come cercó di risolvere il problema il governo Berlusconi nel 2003? Forse farebbero meglio a rileggere quanto accadde a Scanzano Jonico quando si cercó di imporre dall’alto una scelta non condivisa con i territori. Cosa che adesso non avverrà assolutamente.

E i politici del Partito Democratico perché non hanno avviato il confronto desecretando la Cnapi che già era pronta nel 2015 (governo Renzi) e poi dopo alcune modifiche ulteriormente pronta nel 2018 (governo Gentiloni) nonostante i proclami di sicura pubblicazione dell’allora ministro Calenda ?
Abbiamo tutto il tempo per fare le nostre osservazioni affinché sia escluso il nostro territorio che già troppo ha dato in questi anni in termini di sacrifici ambientali.
Non dimentichiamo per ultimo lo scellerato progetto di cementificare il fiume Fiora alla sua foce.

La legge dice che la carta verrà sottoposta per quattro mesi a una consultazione pubblica, poi si terrà un seminario nazionale aperto a enti locali, associazioni, sindacati, università e ricercatori, dopodiché alla luce delle osservazioi ricevute la Sogin aggiornerà la Cnapi che verrà sottoposta ancora una volta ai ministeri dello Sviluppo Economico, del’Ambiente, delle Infrastrutture e all’ispettorato di controllo nucleare Isin. Da qui nascerà la Cnai, la carta nazionale delle aree idonee.

E questo si fa non gridando facili slogan. Era dal 2015 che la Sogin aspettava il nulla osta del governo per pubblicare la Cnapi. Il Governo Conte ha la colpa di decidere finalmente di far uscire la carta interrompendo così un ventennale immobilismo ?
Governare significa assumersi le responsabilità di farlo non nascondere i problemi sotto al tappeto”.

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