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Scorie nucleari nella Tuscia, Righini (FdI): “Zingaretti sapeva ed ha lasciato fare”

7 gennaio 2021 | 14:25
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Scorie nucleari nella Tuscia, Righini (FdI): “Zingaretti sapeva ed ha lasciato fare”

“Bisognava far presenti alla maggioranza M5S- Pd le innumerevoli contro indicazioni esistenti in quel territorio del viterbese che già sopporta da decenni la Centrale Nucleare”

Regione Lazio – “Il Piano di stoccaggio scorie nucleari è opera del governo M5S-Pd, impossibile che il segretario del Partito Democratico non ne sia stato messo al corrente e che, in quanto presidente della Regione Lazio, non si sia opposto in via ufficiale”. Così in un comunicato Giancarlo Righini consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia.

“Non convince quindi – prosegue il Consigliere –  la sommessa e tardiva dichiarazione di indisponibilità. Ci vuole ben altro che un comunicato di circostanza per scongiurare l’arrivo degli scarti radioattivi in Tuscia, quando è evidente che Zingaretti ha avallato la decisione, invece di fare presenti alla maggioranza M5S- Pd, le innumerevoli contro indicazioni esistenti in quel territorio del viterbese che già sopporta da decenni la Centrale Nucleare, ora in dismissione, di Montalto di Castro e che è stato più volte “puntato” per la realizzazione di impianti ad alto impatto ambientale”.

La realizzazione di un deposito di rifiuti radioattivi – conclude Righini – di centinaia di metri cubi di cemento, esteso per molti ettari, sarebbe devastante in un quadrante regionale in cui vi sono ampie aree a vocazione turistico-culturale di pregio naturalistico con piante secolari, siti archeologici e monumentali e che vanta attività agroalimentari con produzioni di elevata qualità”.
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