La Protesta

Ladispoli, Ardita: “Treno notturno acceso per due giorni? Una follia”

10 gennaio 2021 | 17:00
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Ladispoli, Ardita: “Treno notturno acceso per due giorni? Una follia”

“Ci avevano rassicurato nel mese di settembre i vertici di Trenitalia Regionale che avrebbero trovato una soluzione, ma così non è stato”

Ladispoli – “Quest’anno la Befana è arrivata con il treno alla stazione di Ladispoli, e purtroppo ci ha lasciato, ahi noi, il carbone. Il treno notturno, infatti, è rimasto acceso per due giorni“. A denunciarlo è Giovanni Ardita, consigliere comunale di Ladispoli e delegato alle problematiche dei pendolari ai rapporti con Rfi e Trenitalia.

“E’ veramente un’assurdità quello che è accaduto: la situazione, invece di migliorare, peggiora. Già nel mese di settembre si tenne, in presenza del sindaco Alessandro Grando, una riunione in via delle Azalee, con numerosi residenti che protestavano poiché il treno delle 22.30 rimaneva acceso fino alle 7.00 di mattina, emettendo un rumore assordante, insopportabile, e che reca un forte disagio alla popolazione. Tale problema sembrerebbe causato dalla necessità di avviare i motori del treno e l’impianto di riscaldamento un’ora prima della partenza, e ciò comporterebbe la necessità di iniziare il proprio lavoro in anticipo da parte dei macchinisti, i quali ovvierebbero a questa esigenza lasciando il treno acceso dalla sera precedente. Ci avevano rassicurato nel mese di settembre i vertici di Trenitalia Regionale che avrebbero trovato una soluzione migliorativa, anche provando a collocare il treno rumoroso un 150 metri più avanti in direzione Roma, in una parte meno residenziale della nostra città”.

“Tutto questo – continua Ardita – non solo non è avvenuto, ma la Befana di Trenitalia ci ha lasciato il 6 gennaio il treno con i motori attivi per due giorni e due notti. A questo punto, lasciamo che i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia chiedano chiarimenti all’assessore regionale alla Mobilità del Lazio, Mauro Alessandri, a cui dovremmo far comprendere che dovrebbe essere l’assessore regionale alla Mobilità di tutto il Lazio a dover far istallare le telecamere della videosorveglianza”.

“L’interrogazione che chiederemo di far presentare alla Pisana dal gruppo regionale di FdI è basata nell’interrogare la giunta regionale del presidente Zingaretti nella competenza all’assessore alla Mobilità Mauro Alessandri se è intenzione di questa Amministrazione regionale verificare l’effettiva entità del disagio arrecato alla popolazione che vive nelle zone limitrofe della stazione di Ladispoli-Cerveteri ed intervenire al fine di eliminare la fonte di inquinamento acustico notturno per garantire ai cittadini interessati un ritorno alla serenità domestica”.

“In tre anni – racconta – siamo già arrivati alla seconda interrogazione scritta in Regione Lazio, ritengo che se la Regione Lazio e Trenitalia si dovesse rifiutare di prendere in considerazione le nostre istanze, saremmo purtroppo obbligati ad organizzare una protesta democratica e pacifica davanti alla Pisana con tutte le precauzioni Covid, perché il diritto di riposare e dormire a centinaia di persone non gli si può essere negato perché Trenitalia non vuol far venire un’ora prima il macchinista ad accendere il treno alla stazione di Ladispoli”, conclude Ardita.
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