Europa Verde Lazio, Bonessio: “Abbiamo salvato la Riserva dell’Acquafredda dalla speculazione edilizia”

13 gennaio 2021 | 19:05
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Europa Verde Lazio, Bonessio: “Abbiamo salvato la Riserva dell’Acquafredda dalla speculazione edilizia”

“La nostra battaglia proseguirà perché ora un altro pericolo incombe sul futuro dell’Area protetta, con gli emendamenti presentati dal consigliere regionale Novelli”

Roma Città Metropolitana – “Ce l’abbiamo fatta, il Capitolo di San Pietro, struttura immobiliare del Vaticano proprietaria di una rilevante parte dei terreni della Riserva naturale dell’Acquafredda, non potrà più realizzare il progetto di speculazione immobiliare dentro l’area di pregio di un parco naturale istituito nel 1997 grazie ad una legge voluta e fatta approvare dal gruppo consigliare regionale dei Verdi. Ieri, la Commissione ambiente della Regione Lazio all’unanimità non ha potuto non approvare l’emendamento al Piano d’Assetto, inizialmente proposto dal Consigliere di Europa Verde marco Cacciatore, che cancella definitivamente la famigerata scheda n.9 predisposta proprio per consentire l’edificazione di strutture ricettive del Vaticano all’interno della Riserva.” – Così si è espresso Nando Bonessio portavoce Regionale di Europa Verde.

“La nostra battaglia – ha proseguito Bonessio –però proseguirà perché ora un altro pericolo incombe sul futuro dell’Area protetta che ha principalmente una vocazione agricola: il presidente della commissione, il M5S Valerio Novelli, ha infatti presentato e fatto approvare una serie di emendamenti che potrebbero rendere comunque possibile la cementificazione dell’area, attraverso l’utilizzo di un cavillo legale che cambia la destinazione del parco da «agrosilvopastorale» in «rurale aziendale».

In questo modo si introduce nuovamente la possibilità di realizzare alberghi e strutture ricettive. Si tratta dell’applicazione forzata della Legge Regionale n. 14 del 2006 sulla diversificazione delle attività agricole che introduce il concetto di multimprenditorialità. Praticamente anche operatori non appartenenti alla filiera agricola potranno avanzare proposte che, nel settore del nel turismo rurale, comprendono anche la realizzazione di strutture per attività ricettive alberghiere”.

“Questo francamente non ci sembra sostenibile – conclude Bonessio – e finirà per snaturare la peculiarità agricola della Riserva Naturale. Novelli dovrebbe ripensarci e cambiare la sua posizione. Non vogliamo essere allarmisti ma nemmeno ingenui, l’emendamento è scritto da mani esperte: Novelli si è assunto una responsabilità politica enorme. Ora il Piano d’assetto dovrà passare in Consiglio Regionale per l’approvazione definitiva e sicuramente in quella sede Il Consigliere Cacciatore darà battaglia per mettere tutte le forze politiche di fronte alle loro responsabilità nell’assumere una decisione che rischierebbe di vanificare tanti anni di battaglie di cittadini, agricoltori e comitati.
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