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Fiumicino, i Tavoli del Porto: “Il vecchio faro va restituito ai cittadini”

15 gennaio 2021 | 15:52
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Fiumicino, i Tavoli del Porto: “Il vecchio faro va restituito ai cittadini”

“Chiediamo al sindaco di sostenere un piano di riqualificazione urbanistica e ambientale della zona”.

Fiumicino – “Le recenti dichiarazioni del sindaco Montino sul grave stato di degrado del vecchio Faro e dell’area circostante sembrano confermare quanto da tempo sosteniamo con il nostro Manifesto, sottoscritto da numerose associazioni del territorio e cittadini” – commentano così i Tavoli del Porto la situazione emersa in questi ultimi giorni relativa al vecchio faro di Fiumicino.

“Ma poiché il vecchio Faro rappresenta uno dei luoghi del cuore per i cittadini di Fiumicino (e non solo), crediamo che la soluzione non possa essere quella di chiuderlo in un recinto inaccessibile, come sostiene il sindaco, ma che vada risanato e restituito ai cittadini.

Con le sue dichiarazioni Montino certifica lo stato di degrado ed incuria da parte della società concessionaria dell’area per un assurdo quanto insostenibile progetto di porto crocieristico, privo delle infrastrutture necessarie ed in totale contrasto con la fragilità del territorio di Isola Sacra e della costa.

Perciò ci aspettiamo dal sindaco di essere coerente con le sue dichiarazioni e far seguire i fatti alle parole, chiedendo formalmente alla Regione Lazio e al presidente Zingaretti la revoca della concessione perché questa situazione di totale degrado è inaccettabile.

Chiediamo inoltre al sindaco di sostenere un piano di riqualificazione urbanistica e ambientale della zona, (attività in cui si è già cimentato sul nostro territorio) che veda al centro il recupero e la riaccensione, anche simbolica del Faro, il proseguimento della pista ciclabile del lungomare, la riapertura della spiaggia, la ricostruzione dei bilancioni e la realizzazione di aree per sport nautici e acquatici.

Un piano semplice e ambizioso, ma in armonia con i tratti caratteristici del territorio e il senso di appartenenza di quei luoghi cari ai cittadini. Un intervento di riqualificazione che, senza stravolgere il territorio, possa rappresentare un polo attrattivo che faccia da volano per l’economia turistica del litorale”.