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Palestre e piscine, chiusura fino al 5 marzo. Ma il Cts è al lavoro per le nuove linee guida

Dovrebbero uscire la prossima settimana le nuove indicazioni per la riapertura degli impianti. Intanto il nuovo Dpcm sembra delineare uno scenario di chiusura prolungata

Non è uscito ancora in Gazzetta Ufficiale il nuovo provvedimento governativo per contenere la diffusione del Covid-19, che dovrebbe partire dal 16 gennaio, ma il comunicato del Governo e le dichiarazioni del ministro Speranza fanno pensare ad una chiusura che si prolunga. In questo 2021 cominciato in sordina per l’economia italiana e lo sport, in attesa di risposte politiche anche per la vicenda con il Comitato Olimpico Internazionale, sembra che gli impianti sportivi debbano ancora ‘trattenere il respiro’.

L’emergenza nazionale è stata prorogata fino al 30 aprile, ma le palestre, le piscine e i centri sportivi dovrebbero restare chiusi fino al 5 marzo. Si allunga ulteriormente il periodo di crisi finanziaria per i gestori, già colpiti duramente dagli incassi ‘zero’ di questi mesi. E’ da ottobre che gli impianti sono chiusi e si delinea anche una crisi sociale importante. Si potrebbe delineare una nuova zona di colore. La ‘bianca’ andrebbe ad identificare un tasso di contagio sotto i 50 abitanti ogni 100 mila (dato che deve permanere per tre settimane). In quelle aree del Paese gli impianti potrebbero riaprire, ma l’incertezza è ancora presente. Tuttavia, la prossima settimana, su richiesta del Ministro dello Sport, il Comitato Tecnico Scientifico potrebbe delineare le nuove linee guida restrittive per permettere agli impianti di riaprire e sembra almeno per l’attività individuale. Non sono consentiti gli sport di contatto ancora e resta il divieto di praticare sport al chiuso nelle zone rosse, arancioni e gialle.

Per gli impianti da sci la proroga della chiusura slitta al 15 febbraio, data da cui solo gli amatori potranno usufruire di essi, con apposite linee guida emanate dalle Regioni. Sembra ci sia una flebile speranza allora, in base al tasso di Rt. E in base al ‘colore’ che verrà attribuito alla Regione suddetta. In zona bianca la libertà è quasi totale, ma sempre nel rispetto del distanziamento. Con obbligo di indossare la mascherina. Le nuove indicazioni di apertura degli impianti dovrebbero vertere e adattarsi, su queste basi.

(Il Faro online)