Il Fatto

Armato di coltello a serramanico aggredisce la moglie: tragedia sfiorata a Civitavecchia

21 gennaio 2021 | 15:55
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Armato di coltello a serramanico aggredisce la moglie: tragedia sfiorata a Civitavecchia

L’uomo si è anche scagliato contro i carabinieri, giunti in soccorso della donna, costretti ad usare lo spray al peperoncino per bloccarlo

Civitavecchia – I Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia hanno arrestato un 55enne, originario della provincia di Nuoro ma residente a Civitavecchia, già noto alle forze dell’ordine, con le accuse di maltrattamenti in famiglia, resistenza e minacce a Pubblico Ufficiale e detenzione abusiva di armi.

Ieri pomeriggio, i Carabinieri della Stazione di Civitavecchia Principale e della Sezione Radiomobile del NOR della Compagnia di Civitavecchia sono intervenuti presso un’abitazione a seguito della richiesta di una donna, 47enne del posto, che aveva segnalato di essere stata aggredita e minacciata con un coltello dal marito, riuscendo però a scappare e allertare il 112.

I militari, in pochissimo tempo, sono giunti sul posto trovando sulla porta il 55enne che, alla loro vista, gli mostrava un coltello a serramanico, lanciando un chiaro messaggio minaccioso.

A quel punto, i Carabinieri, a debita distanza, hanno cercato di calmarlo, invitandolo peraltro a gettare l’arma, ma in risposta l’uomo, in forte stato di alterazione fisica, ha iniziato a minacciarli agitando il coltello e scagliandosi verso di loro.

Risultato invano ogni tentativo di riportare l’uomo alla ragione, i Carabinieri sono stati costretti all’utilizzo dello spray al peperoncino in dotazione che ha permesso di immobilizzare l’uomo in tutta sicurezza, facendogli cadere il coltello dalle mani.

I militari hanno inoltre eseguito la perquisizione dell’abitazione dove hanno rinvenuto una scatola contenente 50 proiettili calibro 6,35, illecitamente detenuti.

L’arrestato, dopo essere stato visitato dal personale medico intervenuto sul posto, è stato portato in caserma e trattenuto nelle camere di sicurezza, in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria di Civitavecchia. Per fortuna la vittima non ha riportato ferite.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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