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Minturno, Stefanelli spacca il centrodestra

23 gennaio 2021 | 18:46
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Minturno, Stefanelli spacca il centrodestra

Stefanelli si allea con Signore e spacca il centrodestra, poi polemizza: “Manca il dibattito politico sui temi importanti per il futuro della città”

Minturno – Anche il comune più a sud del Lazio si prepara alle elezioni al tempo del Covid. Una campagna elettorale, quella di Minturno, che si preannuncia tesa e non priva di veleni.

Lo Stefanelli bis

Non che ci fossero grossi dubbi, ma, nei giorni scorsi, l’attuale sindaco di Minturno, Gerardo Stefanelli, ha confermato, sui suoi canali social, la volontà di tentare il bis.

“Alcuni amici – ha spiegato – chiedono le mie intenzioni circa le prossime elezioni.  Al riguardo posso affermare di sentirle ancora molto distanti, probabilmente perché il mio impegno è assorbito totalmente dal Governo della città, dalle sue difficoltà quotidiane, dalla sofferenza sociale ed economica della comunità, dalle paure e dalle angosce per il futuro che attanagliano tanti operatori, tante famiglie, e che dovrebbero preoccupare ogni amministratore che ha cognizione di quel che potrà essere il domani.”

Certo, non è mai facile essere Sindaci, esserlo ai tempi di una pandemia poi, è qualcosa di davvero inimmaginabile. Per questo, Stefanelli sottolinea: “Una presenza costante, quella al Governo cittadino, che ha assorbito, nell’ultimo anno, tante delle mie energie fisiche e mentali, sottraendole alla vita affettiva e familiare, e che impongono un supplemento profondo di riflessione sulla capacità di poter assicurare, nel prossimo futuro, la stessa intensità di partecipazione quotidiana al governo cittadino. Ci sono delle responsabilità che richiedono dedizione totale.”

Stefanelli polemico: “Non mi interessano i rumors, ma la mancanza di dibattito politico”

Una volta chiariti i suoi dubbi e le sue intenzioni in merito all’inizio della campagna elettorale, il registro del post di Stefanelli cambia, diventando polemico nei confronti dei propri avversari.

“Devo confessare – ammette – che non mi appassionano i rumors sui nomi dei papabili candidati e sulla conta numerica di potenziali alleanze, mentre desta incredulità, in me, l’assoluta mancanza di dibattito politico sui progetti e sul futuro della città. Come se le amministrative non fossero altro che lo sfondo di destini politici, e/o professionali, personali.”

Mancanza di temi, dunque, da parte dell’opposizione. Tant’è che rimarca: “Ad oggi unico obiettivo dichiarato è quello di porre fine all’esperienza amministrativa di Stefanelli: mi chiedo cosa rimarrebbe di tutto questo ardore se Stefanelli decidesse di non candidarsi… forse il nulla.”

L’alleanza con Signore. Il centrodestra si spacca

Ma non è ancora finita. Perché il bis era quasi sicuramente servito. Ed era anche chiaro che l’obiettivo principale degli avversari (ancor più dopo aver ottenuto l’appoggio del Pd, nonostante la rottura ai tempi del passaggio nella renziana “Italia viva”) fosse quello di battere Stefanelli, nel bene e nel male.

Il punto cruciale di queste amministrative, però, sembra essere un altro: l’alleanza del sindaco uscente con Massimo Signore. Alleanza cruciale in quanto segnerebbe in via definitiva l’impossibilità del centrodestra di presentarsi unito alle urne (come già successo a Fondi e Terracina), ma che permetterebbe a Stefanelli di poter fare come il vicino Mitrano, mettendo insieme sinistra e destra (concetti ormai ritenuti superati dallo stesso Stefanelli).

Riguardo le dichiarazioni rilasciate dal gruppo ‘Moderati per Minturno’ e dal consigliere Signore – spiega il Primo cittadino – non rappresentano certamente una sorpresa. Sono frutto di un lungo, costante e leale confronto, amministrativo politico e personale, dentro e fuori l’Aula consiliare.”

Non solo. Sul tema Stefanelli ammette: “Condivido i pungoli esternati nei confronti dell’attuale compagine di Governo, sulla necessità di lavorare per far fare un ulteriore salto di qualità alla città perseguendo, con maggiore determinazione e concretezza amministrativa, i grandi progetti in grado di innescare dinamiche virtuose, dal punto di vista economico- occupazionale, di cui il territorio avrà, nei prossimi anni,  estremo  bisogno, in particolare a seguito della recessione economica conseguente  alla pandemia sanitaria.”

I temi dello Stefanelli bis

Un’alleanza, questa, che permette all’attuale sindaco di tirare un sospiro di sollievo e di concentrarsi sui temi da presentare agli elettori. “Dalla riqualificazione della sponda destra del Garigliano con annessa portualità allo sviluppo economico delle Sieci, passando per il rilancio culturale del Borgo storico e dell’Antica Minturnae, che richiedono uno sguardo lungo e ambizioso, una forza politica solida, una partecipazione diffusa e convinta delle forze economiche e sociali della città.

Per questo – chiosa Stefanelli-, di fronte alle sfide che nessuna Amministrazione, nella storia di Minturno, è riuscita fin qui a vincere, il mio pensiero è che non sarà sufficiente avere una maggioranza numerica nell’assise comunale, magari a seguito di qualche tecnicismo elettorale, ma occorrerà una reale ampia rappresentatività della comunità cittadina, e il contributo delle migliori esperienze politiche e amministrative che la comunità è in grado di offrire.”

La coalizione guidata dal Primo cittadino uscente, quindi, per sua stessa ammissione, proverà “nei prossimi mesi a costruire un percorso che possa essere all’altezza dei tempi e delle sfide straordinarie che ci aspettano, nella convinzione che ogni scelta sarà al servizio dello sviluppo della città e del benessere della comunità.  Se non ci riusciremo, torneremo a vivere appieno le gioie delle nostre vite personali, consapevoli che chiunque guiderà Minturno nei prossimi anni partirà da una situazione migliore rispetto al 2016.

La città – conclude Stefanelli – non tornerà indietro a prescindere da chi saranno i futuri amministratori. La macchina amministrativa ha maggiori competenze e modernità, e ha acquisito una filosofia del lavoro che difficilmente potrà essere scardinata. La situazione economica e contabile è in ordine ed incardinata verso una stabilità prima sconosciuta. A prescindere dal futuro Sindaco, Minturno può guardare con fiducia al futuro.”

Intanto, nel centrodestra…

Ma cosa succederà, nel centrodestra minturnese, ora che non si potrà più contare sull’appoggio di FI? Presto per dirlo, considerato i recenti movimenti all’interno di FdI (che ha fatto “acquisti” con l’entrata nel partito di Tommaso Iossa, consigliere comunale, e Vincenzo Fedele, candidato a sindaco nel 2016 e poi consigliere dimissionario, a cui è subentrato proprio Iossa). Movimenti dietro cui sembrava celarsi una strategia (il nome già ci sarebbe, quello di Pino D’Amici) per avere più centralità all’interno della coalizione.

Difficile perché ora la Lega sta ragionando se rinunciare o meno ad esprimere un proprio candidato sindaco (i papabili sono l’ex sindaco Aristide Galasso e il capogruppo Massimo Moni) pur di non cedere il passo alla discordia, trovando la via dell’alleanza con FdI.

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