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Riempie di botte la moglie e i due figli: arrestato 51enne di Fondi

Le tre vittime dell'aggressione sono state sottoposte a cure mediche presso l'ospedale locale

Fondi – Nella tarda serata di ieri, personale del Commissariato Distaccato di Polizia di Stato di Fondi, interveniva a seguito della segnalazione di una violenta lite in famiglia, traendo in arresto di un 51enne per il reato di maltrattamenti in famiglia aggravato dall’aver commesso il fatto in presenza di minori.

L’uomo, sotto l’effetto di alcool, aveva infatti aggredito la moglie di anni 42 e i due figli minori della coppia, rispettivamente di anni 17 e 14, allontanandosi poi dall’abitazione solo quando uno dei figli era riuscito a chiamare il 113.

Il personale operante rintracciava il 51enne nelle immediate vicinanze della casa coniugale e lo accompagnava per accertamenti presso gli Uffici del Commissariato, mentre la moglie e due figli minorenni si recavano presso il locale nosocomio per essere sottoposti a cure mediche e dimessi con prognosi di giorni 5 per la moglie, e di giorni 8 e 5 per i figli.

In sede di denuncia resa dalla vittima, emergeva che da diverso tempo l’uomo abusava nell’uso di alcol e che gli episodi di violenza verso di lei ed i figli erano ormai reiterati e particolarmente gravi. In particolare, riferiva di aver subito diverse lesioni tra le quali la rottura del setto nasale e la dislocazione della mascella e la perdita di due denti a causa dei colpi subiti.

Conseguentemente anche le condizioni psicologiche della donna risultavano compromesse anche a causa delle quotidiane offese.

Solo una piccola parte di tali episodi erano stati precedentemente denunciati, fino a quando la donna, orami al limite della sopportazione e conscia del fatto che le violenze si rivolgevano ormai sistematicamente anche contro i figli, decideva di denunciare quanto subìto.

Gli elementi raccolti in sede di denuncia e i relativi riscontri, erano tali da consentire di procedere all’arresto dell’uomo, successivamente associato presso la casa circondariale di competenza territoriale, in attesa della celebrazione dell’udienza di convalida dell’arresto.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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