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Giornata della Memoria, iniziative online e nelle scuole: così il litorale romano ricorda la Shoah

Da Ladispoli a Fondi, il litorale romano ricorda l'eccidio degli ebrei con eventi sui social e nelle scuole

Roma – Da Ladispoli a Fondi, tutte le città della costa laziale, nel Giorno della Memoria, ricordano la follia nazista che portò allo sterminio degli ebrei.

”Lunga vita alla vita”: l’iniziativa di Fondi e Dachau

Gemellaggio anche social, nel Giorno della Memoria, per i comuni di Fondi e Dachau che, ognuno sui propri canali ufficiali, oggi condividono “Lunga vita alla vita”.

Questo concerto, frutto della ricerca e della concertazione di Francesco Lotoro, raccoglie opere concepite clandestinamente nei campi di concentramento.

In quei luoghi di sterminio, lavori forzati e privazione estrema della libertà, nonostante tutto, nacquero straordinarie opere musicali.

Oggi, grazie ad un mastodontico lavoro di ricerca, quei brani tramandati oralmente, composti clandestinamente e nascosti ora in una fodera di un cappotto ora tra la biancheria sporca, sono tornati a vivere in un concerto di rara intensità.

“Grazie – commenta il sindaco Beniamino Maschietto – agli amici di Dachau, al borgomastro Florian Hartmann e alla responsabile del gemellaggio Tanja Jørgensen-Leuthner per averci coinvolto in questa iniziativa mediatica che, da una parte tiene viva la memoria, dall’altra contribuisce a sottrarre dall’oblio queste straordinarie opere musicali. Il modo in cui sono sopravvissute alla distruzione ha un profondo valore simbolico, ancor più toccante in questi mesi difficili per Dachau, per Fondi e per l’intera umanità. Le composizioni stesse sono, in definitiva, un simbolo dell’esistenza umana che, contro ogni possibilità e aspettativa, sono riuscite a vedere la luce, a sopravvivere e persino a trasformarsi in concerto”.

A Fiumicino continua il “Progetto memoria”

“Come ogni 27 gennaio, anche oggi si celebra il Giorno della Memoria per commemorare le vittime dell’Olocausto. Nonostante le difficoltà legate alla pandemia da coronavirus, come Amministrazione abbiamo deciso di promuovere lo stesso anche quest’anno un percorso storico-educativo rivolto agli studenti e alle studentesse delle nostre scuole che abbia come obiettivo la formazione di una coscienza critica e ponderata delle giovani generazioni e dei cittadini del futuro, basata sulla conoscenza della Storia e delle sue pagine più oscure”. Lo dichiara il sindaco di Fiumicino Esterino Montino.

“È evidente che, data la situazione contingente, abbiamo dovuto – spiega – insieme all’Assessorato alla Scuola adattare il Progetto della Memoria all’attuale scenario didattico. Sarà un percorso in divenire, passibile di modifiche a seconda dell’evoluzione della pandemia nel Paese. Il tema scelto quest’anno sono le stragi nazi-fasciste in Italia, che sul nostro territorio sono state circa 750: episodi non sempre conosciuti della nostra storia, spesso accaduti a pochi passi dalle nostre case, che è giusto far conoscere ai più giovani. Seminari e proiezioni di film on line guideranno i nostri studenti in questo percorso di conoscenza che, se sarà possibile, si concluderà con un viaggio a Sant’Anna di Stazzema, un paesino vicino Firenze tristemente noto per l’eccidio che i nazisti fecero, uccidendo circa 560 persone, tra cui oltre 100 bambini e presso il memoriale dell’Aned, L’Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti, dedicato agli italiani caduti nei campi di sterminio nazisti”.

“Come consuetudine all’interno dei Percorsi della Memoria che l’Assessorato organizza oramai da otto anni – aggiunge l’assessore alla Scuola Paolo Calicchio – inviteremo i nostri studenti delle classi terze della scuola secondaria di primo grado e i ragazzi del primo e secondo superiore del Comune a realizzare elaborati in forma scritta, artistica, grafica, plastica, multimediale e musicale, sia a livello individuale che di gruppo. I lavori dovranno ispirarsi ai temi e alle questioni inerenti il periodo della storia d’Italia che va dal 1939 al 1945, contraddistinto da una cupa violenza che ha generato deportazioni, uccisioni, stragi con centinaia di vittime tra donne, uomini, bambini e intere popolazioni inermi.

Il percorso della memoria, ancora in via di definizione nella sua progettualità, e iniziato l’altro ieri con due videoconferenze organizzate dall’Aned, prevederà una serie di incontri, da organizzare attraverso videoconferenze e piattaforme digitali, volti alla conoscenza di testimonianze dirette, di storie e di vite tragicamente protagoniste della tragedia della Shoah”.

“Con l’auspicio di poter presto consentire ai nostri studenti un’attività didattica consona alle loro esigenze – conclude Calicchio – programmeremo anche quest’anno il viaggio della memoria, per i vincitori del progetto, presso la località di Sant’Anna di Stazzema, luogo di un efferato eccidio di massa. Qualora, tra maggio e giugno, le condizioni sanitarie non lo permettessero, si attenderà l’anno didattico successivo per l’organizzazione”.

“Ladispoli in prima fila contro ogni intolleranza”

“Nonostante l’emergenza sanitaria, ci sono eventi come il Giorno della Memoria che debbono essere ricordati assiduamente, come perenne monito affinché gli orrori dell’Olocausto non accadano mai più. La Città di Ladispoli, sia pure nelle ristrettezze dovute al Covid, intende celebrare questa ricorrenza con la dovuta attenzione”.

Le parole sono del sindaco Alessandro Grando che, a 21 anni dall’istituzione del “Giorno della Memoria”, ha voluto rivolgere un pensiero ai tragici ed indelebili eventi che portarono alle leggi razziali, alla deportazione dei cittadini ebrei, all’olocausto nei campi di concentramento.

“Il 27 gennaio – prosegue Grando – è una data fortemente simbolica, fu esattamente quel giorno del lontano 1945 che fu smantellato il campo di concentramento di Auschwitz, dove migliaia di innocenti furono barbaramente trucidati.

La Shoah, soprattutto per le nuove generazioni, è una memoria storica che abbiamo il dovere di tramandare e non far mai cadere nell’oblio. L’odio, l’intolleranza e la discriminazione sono un male che può sempre covare sotto la cenere. E’ dovere di tutti noi, in primis degli amministratori, tenere sempre alta l’attenzione e stigmatizzare nettamente ogni segnale di potenziale intolleranza razziale, religiosa e di genere.

Ladispoli è sempre stata pionieristica nel processo di integrazione, da tanti anni accoglie etnie differenti che convivono pacificamente in modo laborioso e costruttivo, integrandosi alla perfezione nel tessuto sociale.

Il 27 gennaio è un giorno da scolpire a caratteri cubitali nella memoria di tutti noi, abbiamo il dovere di insegnare ai nostri figli come il male non sia mai un evento casuale; nasce come un mosaico che si compone quotidianamente di tasselli pericolosi che non dobbiamo mai sottovalutare. Ladispoli è e sarà sempre in prima fila contro ogni forma di intolleranza, odio, violenza e sopraffazione”.

Shoah, a Nettuno una corona di fiori al Parco Palatucci

E’ stata deposta questa mattina presso il Parco Palatucci di Nettuno, una corona di fiori in occasione della “Giornata della Memoria” che si celebra ogni anno il 27 gennaio per commemorare le vittime della Shoah. “Quella di oggi è una data simbolo della libertà, il giorno in cui vennero aperti i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz – dichiara il Sindaco Alessandro Coppola – l’olocausto è il crimine più atroce di cui si è macchiata l’umanità nella sua storia. Un orrore indescrivibile dettato dall’odio e dalla discriminazione e che è costato la vita a milioni di persone innocenti. Il nostro compito è coltivare la memoria di quanto è stato, oggi più che mai visto che i sopravvissuti alla Shoah stanno venendo meno e con loro rischia di venire meno anche quell’opera di divulgazione della memoria storica che è stato il fondamento della nostra democrazia nel dopoguerra. Non possiamo permettere che tutte le aberrazioni che sono state compiute si dissolvano nelle pieghe del tempo altrimenti il rischio che si ripresentino diventerebbe pericolosamente concreto.

Con tutte le nostre forze dobbiamo impegnarci affinché il ricordo di ciò che è stato e di quanto folle e ingiusto sia discriminare le minoranze in base ad un credo religioso, politico o per il colore della pelle resti vivo e sia ben impresso nella mente e nel cuore delle nuove generazioni, affinché continuino a coltivare una coscienza umanitaria che rifiuti la guerra, l’odio razziale e il fanatismo, sia esso religioso che politico. Il mio auspicio è che il ricordo della giornata odierna, rimanga in tutti noi e nelle nostre coscienze, affinché la stessa memoria delle scelleratezze consumate contro l’Umanità impegni tutti noi nella creazione di una società in cui certi deprecabili crimini non si ripetano mai più”.

Giornata della Memoria, il messaggio del vescovo Crociata

Nel corso della celebrazione della Giornata della Memoria tenuta oggi a Latina, organizzata dalla Prefettura del Capoluogo e presieduta dallo stesso prefetto Maurizio Falco, è stato letto il messaggio del vescovo Mariano Crociata, il quale da alcuni giorni è fuori diocesi per pregressi impegni pastorali non rinviabili. Per la lettura del messaggio è intervenuto don Gianni Toni, vicario foraneo di Latina. Di seguito il testo del Messaggio:

“Ogni anno che passa sembra avere l’effetto di fare apprezzare di più l’istituzione della Giornata della Memoria, perché sentiamo più chiaramente che non deve andare smarrito il ricordo dell’immane tragedia che si è consumata con l’annientamento di milioni di ebrei nei campi di concentramento nazisti. È una memoria che tutti abbiamo bisogno di tenere viva, perché l’incalzare del tempo della vita che scorre, con i suoi sempre nuovi problemi, rischia di attenuare o perfino oscurare la coscienza della gravità di quanto è accaduto con la Shoah.

Non sapere è in particolare il pericolo al quale sono esposte le nuove generazioni, per le quali comprendiamo quanto sia importante conoscere la storia per capire non solo il passato ma la vita di oggi. Perdere la memoria non è solo dimenticare le vittime dell’Olocausto; è soprattutto dimenticare noi stessi, dimenticare chi siamo e chi dobbiamo continuare ad essere. Dimenticare quella tragedia, alla quale noi italiani abbiamo purtroppo dato il nostro vergognoso contributo, rappresenta una menomazione della nostra coscienza del presente e una minaccia per il futuro, poiché ciò di cui non si ha più memoria, è più esposto all’eventualità di tornare a ripetersi nell’incoscienza collettiva. Noi credenti, consapevoli dell’importanza del dialogo tra cristiani ed ebrei, portiamo l’impegno di contribuire, attraverso tale dialogo, a tenere desta una memoria viva di quanti sono stati cancellati e a imparare ad apprezzare il patrimonio della religione e della cultura ebraica e il suo apporto essenziale alla tradizione cristiana e alla cultura umana in generale. Speriamo, perciò, che anche la Giornata di quest’anno lasci un segno indelebile nel cuore di tutti noi e dei nostri concittadini”.

27 gennaio: Pomezia celebra la Giornata internazionale della Memoria

Si celebra oggi la Giornata internazionale della Memoria in ricordo di tutte le vittime dell’Olocausto. Il Sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà, l’Assessora Miriam Delvecchio e la Presidente del Consiglio Stefania Padula hanno deposto una rosa questa mattina presso il Parco delle Rimembranze per omaggiare simbolicamente quanti hanno perso la vita nell’orrore nazista della Shoah.

“Questo è un anno particolare – dichiara il primo Cittadino – che ci impedisce di incontrarci e stringerci insieme nelle occasioni che più di altre rappresentano un alto valore simbolico. Ma l’Amministrazione comunale di Pomezia vuole ricordare oggi chi ci ha lasciato e celebrare chi è sopravvissuto, donne e uomini che incarnano una Storia vivente da raccontare e trasmettere di generazione in generazione”.

Proprio ai più giovani, agli studenti di Pomezia, il Sindaco e l’Assessora hanno inviato una lettera: “Vogliamo mantenere viva la relazione con i più giovani, il futuro della Città e del Paese, la generazione che traccerà le vie del tempo che verrà. Su questa strada vogliamo continuare a raccogliere le storie di quanti, con immenso dolore ed enorme forza, sono scampati allo sterminio nazista. Le loro testimonianze, dal 1945 ad oggi, sono memoria collettiva che mantiene vivo il ricordo di una delle pagine più buie della nostra Storia. Mantenere viva la Memoria, patrimonio culturale, politico e sociale di tutti noi, è uno dei doveri che le istituzioni pubbliche, la Scuola in primis, deve portare avanti”.

Il Sindaco Adriano Zuccalà e l’Assessora Miriam Delvecchio parteciperanno questo pomeriggio al convegno organizzato dalla scuola superiore Copernico nell’ambito del progetto nazionale “Educazione civica e Cittadinanza e costituzione” del Ministero dell’Istruzione. L’evento on line è rivolto a tutti gli studenti e aperto alla cittadinanza, ed è raggiungibile al link: https://stream.meet.google.com/stream/b8b0a27a-e116-4a6f-98d9-4df8de6a09b1

Anzio: studenti in collegamento con i sopravvisuti

La Città di Anzio onora la Giornata della Memoria: l’Amministrazione De Angelis, insieme agli studenti del territorio, prosegue l’importante progetto “Anzio non dimentica. I valori della memoria custoditi e trasmessi ai giovani, per un futuro di pace” .

Questa mattina, dopo un intenso lavoro di programmazione, saranno oltre 1.000 gli studenti delle scuole secondarie di Anzio e Nettuno, che parteciperanno, insieme al Sindaco, Candido De Angelis, all’Assessore alle politiche della scuola, Gabriella Di Fraia, all’Assessore alle attività produttive, Valentina Salsedo ed a diversi Consiglieri Comunali, all’emozionante conferenza streaming con Vittorio Polacco, collegato da Roma, sopravvissuto al dramma dell’Olocausto.

“Il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz nel 1945, – ha scritto il Sindaco, Candido De Angelis, nella missiva alle scuole secondarie del territorio – ricorre la Giornata della Memoria, istituita per ricordare e commemorare le vittime della Shoah. Per tale giornata, vista la situazione particolare che rende difficile la programmazione di attività celebrative in presenza e grazie alla disponibilità di Vittorio Polacco, allora bambino di soli 3 anni, testimone, con la sua famiglia, del dramma delle deportazioni nei campi di sterminio nazisti, sarà possibile far collegare i nostri studenti, tramite piattaforma informatica, per ascoltare la vicenda delle sue vicissitudini, sulle paure e sulla forza di rimettersi in gioco, nonostante la perdita dei familiari nei campi di sterminio”.

(Il Faro online)