la polemica

Nuove panchine ad Ostia Antica, Possanzini: “Corte e senza schienale, zero comodità”

29 gennaio 2021 | 10:47
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Nuove panchine ad Ostia Antica, Possanzini: “Corte e senza schienale, zero comodità”

Possanzini (Sinistra Italiana X Municipio): “Quelle panchine rappresentavano il cuore pulsante della comunità di Ostia Antica, ora non ci sono più”

Ostia – “Su Ostia Antica così come ad Acilia continua la ‘saga’ dell’improvvisazione grillina. Dalle panchine storiche siamo passati alle sedute in travertino, più corte e senza schienale, con buona pace di chi fino ad oggi ne faceva uso, soprattutto le persone anziane. In nome del ‘decoro’ si demolisce consapevolmente la vocazione sociale delle piazze e dei giardini del nostro territorio”. Così in una nota stampa Marco Possanzini, Segretario della Sinistra Italiana X Municipio.

“L’ostentazione dell’Amministrazione grillina – prosegue il Segretario – nel rivendicare il posizionamento delle nuove sedute in travertino, più corte e senza schienale, presso i giardini storici di Ostia Antica così come in Piazza San Leonardo da Porto Maurizio ad Acilia, fa tremare le vene ai polsi.

Le sedute in travertino che a piazza Gregoriopoli, la Piazza di Ostia Antica, hanno sostituito le tradizionali e storiche panchine di legno, lasciano trasparire la visione di città promossa dall’amministrazione grillina.

Sulle panchine di questa meravigliosa Piazza sono stati girati film – prosegue Possanzini -, documentari, si sono sedute personalità del mondo della cultura, dello spettacolo, dell’arte. Quelle panchine rappresentano, anzi rappresentavano, il cuore pulsante della comunità di Ostia Antica, una comunità viva che ha fatto della socialità un elemento distintivo, non a caso siamo a pochi metri da quella che fu la Casa del Popolo, oggi ‘Lo Scariolante’.

Da oltre un secolo, sotto l’ombra del grande albero di leccio che maestoso dona la sua ombra sul giardino Filippo Iaia, gli abitanti di Ostia Antica erano abituati ad incontrarsi, a socializzare, utilizzando proprio quelle panchine realizzate con lo stesso stile architettonico dei lampioni posizionati tutt’intorno al giardino stesso.

Oggi quelle panchine non ci sono più perché sono state sostituite con delle sedute in travertino, senza schienale, identiche alle sedute utilizzate sulle banchine delle fermate della ferrovia Roma Lido. Chi ha deciso il tipo di arredo? Con quale criterio sono state scelte delle sedute in travertino al posto delle panchine storiche?

La redazione – continua Possanzini – di un progetto di restauro dovrebbe rispettare l’autenticità e l’integrità di un giardino storico come quello di Ostia Antica e invece no, l’amministrazione grillina ha deciso che è meglio cancellare le tracce della storia piuttosto che proteggerle e preservarle.

Quelle sedute sono molto scomode per le persone con fragilità, soprattutto per le persone anziane, ma questo poco importa a chi ha deciso di posizionarle in nome del ‘decoro’. Anche nei giardini di Piazza San Leonardo da Porto Maurizio le persone anziane, in nome del ‘decoro’, non avranno più la comoda panchina dotata di schienale ma dovranno accontentarsi di stringersi sulle sedute in travertino. E’ del tutto evidente che la scelta di posizionare delle sedute corte e prive di schienale ha una logica di fondo e cioè quella di evitare che qualcuno possa utilizzarle per sdraiarsi.

Non basta perché ad Ostia Antica è arrivato, quale settimana fa, un altro bel regalo grillino: la bozza di progetto del parcheggio residenziale/turistico, con addirittura annessa l’area camper. Ora, a rigore di logica, si può immaginare un’area parcheggio specifica per i camper senza che siano predisposti gli allacci per gli scarichi in fogna, per l’approvvigionamento di acqua potabile e per l’erogazione di corrente elettrica?

In linea di principio no – afferma il Segretario – ma per i grillini al governo del territorio la risposta è si, tant’è che nella bozza di progetto del parcheggio turistico è prevista l’area sosta per i camper ma non sono previsti i servizi necessari e cioè scarichi, carico acqua e corrente elettrica. Una follia.

C’è poi l’altra assurdità, quella di aver previsto l’area di sosta pullman praticamente all’interno di Ostia Antica con il risultato di tagliare in due il territorio: da una parte di Scavi Archeologici e dall’altra parte le realtà economiche e di accoglienza.

Una ‘geniale’ idea che solamente chi non si rende conto di cosa voglia dire fare accoglienza turistica e fornire servizi per i cittadini poteva avere. Ma ci vuole un ‘Archistar’ per capire che il parcheggio deve essere realizzato fuori dall’abitato di Ostia Antica così come succede in tutte le città d’arte degne di questo nome?

Ci vuole un Ingegnere dei Trasporti – prosegue – per capire che la Stazione deve essere collegata con il centro abitato attraverso delle navette, magari ad emissioni zero, così da favorire quanto più possibile una mobilità che oltre ad essere sostenibile è anche funzionale alle attività presenti nell’abitato di Ostia Antica?

Ci vuole un Premio Nobel – conclude Possanzini – per rendersi conto che i parcheggi turistici non sono funzionali a nessuno se tagliano in due una realtà abitativa come quella di Ostia Antica, danneggiandola? Ci vuole il Cts per sapere che le aree camper devono essere attrezzate con servizi per poter essere funzionali? Questa non è una visione di città, è la rappresentazione plastica di un incubo”.

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