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Lazio: l’impatto del Covid-19 sul credito alle famiglie

30 gennaio 2021 | 08:01
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Lazio: l’impatto del Covid-19 sul credito alle famiglie

Le richieste di nuovi mutui registrano un modesto +2,8% nel 2020. Forte invece la contrazione dei prestiti personali (-22,6%) e finalizzati (-14,3%)

Barometro Crif del credito alle famiglie – L’anno appena concluso è stato fortemente condizionato dall’instabilità causata dalla pandemia, che ha influenzato la propensione degli italiani a richiedere un finanziamento per sostenere consumi e progetti di spesa. È quanto emerge dal Barometro del Credito alle Famiglie (fonte: EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie gestito da CRIF), che rispetto all’anno precedente segnala una contrazione del
-24,7% per le richieste di prestiti personali e del -13,5% per i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi, a fronte di un incremento pari a +2,8% per le richieste di mutui e surroghe, con queste ultime che hanno determinato la performance positiva del comparto.

Il 2020 si è caratterizzato anche per un andamento contrastato degli importi medi richiesti, che per i mutui immobiliari si sono attestati a 133.577 Euro (in crescita del +2,0% rispetto all’anno precedente), contro i 6.706 euro dei prestiti finalizzati (-1,5% rispetto al 2019) e i 12.498 euro dei prestiti personali (-2,3%).

LA SITUAZIONE NEL LAZIO

Crescita modesta per le richieste di mutui, prestiti in calo

Per quanto riguarda il Lazio, dallo studio di CRIF emerge come nell’anno appena concluso il numero di richieste di nuovi mutui e surroghe abbia fatto registrare solo un modesto +2,8%, con qualche contrazione nelle province. Il risultato migliore a Latina, dove l’incremento è stato del +7,1%, segue Rieti con un +6,7%, mentre Roma si ferma ad un +3%. Le province di Viterbo e Frosinone invece segnano una contrazione, rispettivamente del -0,8% e del -4,1%.

Decisamente peggiore la performance dei prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi (quali auto e moto, arredo, elettronica ed elettrodomestici, ma anche viaggi, spese mediche, palestre ecc.) e dei prestiti personali, che in tutte le province mostrano una pesante flessione che riflette la debolezza dei consumi, specie di beni durevoli. Nello specifico, per quanto riguarda i prestiti finalizzati, nel Lazio le richieste diminuiscono del -14,3%. Rieti e Roma fanno segnare le contrazioni più accentuate, rispettivamente con -17,6% e -15%, seguono Viterbo (-13,8%), Frosinone (-11,7%) e Latina (-11,6%).

Dinamica ancora più marcata per le richieste di prestiti personali, con un dato regionale del -22,6% e tutte le province che segnano una flessione oltre il -20%. La contrazione più accentuata si registra a Viterbo (-26,9%) e Rieti (-25,6%).

Frena l’importo medio richiesto

Relativamente all’importo medio dei mutui richiesti, si registra un aumento modesto in alcune province e una contrazione in altre. Il risultato migliore è in quella di Roma con un +3,2% rispetto al 2019, il risultato peggiore invece è nella provincia di Frosinone (-4,1). È sempre Roma che sull’importo medio richiesto guida la classifica regionale con oltre 162.000 euro (+3,2% rispetto al 2019 e 3° posto assoluto nel ranking nazionale), davanti a Latina, con 125.562 Euro.

Per i prestiti finalizzati, invece, l’importo è in calo in tutte le province, con la flessione più significativa a Rieti, con -23,1%. Malgrado la flessione registrata rispetto al 2019, il valore richiesto più elevato si registra sempre a Rieti, con una media di oltre 6.400 euro, contro i 6.068 di Viterbo, i 5919 di Roma, i 5.364 di Latina e i 4.920 di Frosinone.

Anche per le richieste di prestiti personali il Lazio ha visto una contrazione significativa nel 2020, con un -22,6% rispetto all’anno precedente a livello regionale. Per quanto riguarda le province si registra una flessione generale, con il calo più evidente a Rieti (-5,4%). Il valore medio più alto si registra a Roma, con 12.151 euro malgrado una flessione del -4,2% rispetto al 2019, che sopravanza Latina con 11.955 e Frosinone con 11.487 euro.

“Come spesso accade nei momenti di incertezza, nell’anno appena concluso gli italiani hanno preferito adottare un atteggiamento prudente. Sono i prestiti personali ad aver risentito maggiormente della crisi e a non aver ancora manifestato concreti segnali di recupero, mentre i prestiti finalizzati sono ripartiti nel post-lockdown per poi bloccarsi nuovamente a partire da ottobre, con la seconda ondata di contagi.

Anche la crescita delle richieste di mutui va vista in questa luce in quanto il comparto è stato sostenuto primariamente dalle surroghe, che hanno visto un vero e proprio boom stimolato dalla necessità delle famiglie di individuare soluzioni quanto più sostenibili rispetto al bilancio familiare – commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF – Sempre che non si presentino ulteriori elementi condizionanti, per il 2021 si prevede un recupero della domanda di prestiti e di mutui, favorita anche dalle prospettive di ripresa dei consumi e da tassi ancora appetibili. Alla luce del peggioramento della rischiosità del comparto, tornata a crescere nell’ultima parte del 2021, le politiche di erogazione da parte di banche e finanziarie potrebbero però essere improntate a una certa cautela.”
Fonte: Crif
Il Faro online