Il Fatto

DemoS Fiumicino: “Rivedere il progetto del nuovo ‘megaponte’ della Scafa”

31 gennaio 2021 | 06:30
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DemoS Fiumicino: “Rivedere il progetto del nuovo ‘megaponte’ della Scafa”

“Non possiamo commettere errori che possano ‘sfregiare’ in modo permanente una delle più belle zone archeologiche del mondo”

Fiumicino – “In merito al progetto del nuovo Ponte della Scafa (leggi qui) abbiamo organizzato, insieme ad altri partiti e movimenti politici, un incontro con Associazioni e Comitati che da tempo chiedono di essere ascoltati.
Dall’incontro sono emerse molte criticità su un progetto, che rischia di creare danni permanenti in una zona altamente vincolata”.

E’ quanto si legge in una nota diffusa dal direttivo di DemoS Fiumicino, che prosegue: “La politica deve riflettere su un vecchio progetto presentato oltre 10 anni fa, che necessita di nuove varianti e che presenta interrogativi su alcuni punti che riteniamo fondamentali, come ad esempio il cambiamento climatico degli ultimi anni oppure la decisione di non demolire più l’attuale ponte della Scafa. Situazioni che ci obbligano a riflettere su quali misure sono state prese per la compensazione idraulica della zona o per quale motivo continuare con la realizzazione di un ponte alto circa 20 metri se non è più previsto il passaggio delle grandi barche a vela.

Inoltre è discutibile la decisione di continuare a far passare tutto il traffico veicolare tra il comune di Fiumicino e il X Municipio solo ed esclusivamente attraverso la zona di Isola Sacra. Bisogna realizzare ulteriori collegamenti nell’entroterra delle due zone. Queste sono solo alcuni degli interrogativi posti all’incontro e quindi riteniamo corretto e opportuno approfondire la discussione all’interno delle sedi competenti, sia regionali che comunali.

La politica ha il dovere di ascoltare, controllare e tutelare il territorio. Non possiamo commettere errori che possano ‘sfregiare’ in modo permanente una delle più belle zone archeologiche del mondo. Abbiamo il dovere di porre la massima attenzione per evitare il ripetersi di gravi vicende accadute nel passato come ad esempio quella del Porto della Concordia a Isola Sacra”.