Il Fatto

Flotta antinquinamento in azione per proteggere Fiumicino e il Tevere dai rifiuti

1 febbraio 2021 | 13:31
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Parte da Fiumicino il progetto nazionale del Ministero dell’Ambiente per salvaguardare la Penisola dal marine litter, il ministro Costa: “Un impegno mantenuto”

Fiumicino – Una flotta antinquinamento, attiva sette giorni su sette, per proteggere il Tevere e le spiagge del litorale romano dai rifiuti. Un progetto, quello del Ministero dell’Ambiente, inaugurato a Fiumicino alla presenza del ministro Sergio Costa e che parte, contemporaneamente, in tutta Italia. Obiettivo: salvaguardare il mare che bagna la nostra Penisola dal marine litter.

A solcare le acque i mezzi di Castalia affiancati da Corepla, il Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, con il quale ha sottoscritto nell’estate 2020 un accordo per un progetto sperimentale di riciclo del materiale plastico recuperato a mare dalla flotta.

In poche ore sono stati raccolti rifiuti galleggianti, soprattutto plastica, come prevede il nuovo contratto biennale, a seguito di gara comunitaria, con il Consorzio che, oltre al contrasto degli idrocarburi, da quest’anno si occupa anche del tracciamento della presenza, della quantità e della composizione dei rifiuti marini, in linea con gli impegni internazionali assunti dall’Italia. Il Consorzio si farà anche carico di verificare, misurare e analizzare le quantità e la qualità dei rifiuti oggetto della sperimentazione provenienti dalle imbarcazioni e valutare l’effettiva riciclabilità dei rifiuti di imballaggio in plastica.

“Vedere qui in azione la flotta antinquinamento del ministero dell’Ambiente nella raccolta dei rifiuti marini è un segno tangibile di quanto sarà fatto nel resto d’Italia dalle 19 unità costiere per il contenimento del marine litter, sia nelle acque marine antistanti le foci dei fiumi sia nelle aree marine protette – afferma il ministro dell’Ambiente Sergio Costa – Ringrazio il servizio antinquinamento per l’apporto considerevole che darà alla tutela dei nostri mari, in linea con le direttive Ue, auspicando che il ddl Salvamare, già approvato alla Camera, ottenga al più presto il via libera dal Senato”.

Siamo un Paese con 8mila chilometri di coste: il mare deve tornare ad essere la nostra vetrina nel Mondo. Ogni anno finiscono in mare circa 8milioni di tonnellate di plastica creando un danno all’ecosistema del Pianeta senza precedenti. Questa plastica può rimanere nell’ambiente marino per centinaia di anni generando un effetto accumulo che ha realizzato negli anni delle vere e proprie ‘isole di plastica’. Ogni Paese deve mettere in campo tutte le azioni necessarie per contrastare questo fenomeno. E ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte. Dal mio giuramento fino ad oggi, non mi sono mai risparmiato un giorno, lavorando ventre a terra cercando soluzioni pragmatiche ai tanti problemi ambientali del nostro Paese”, aveva scritto pochi giorni fa il ministro sulla sua pagina Facebook.

“Questa sarà la mia missione fino all’ultimo giorno al comando di questo dicastero. La lotta al marine mitter, cioè ai rifiuti presenti nei nostri mari e nei nostri fiumi, è stata una battaglia che ho sempre portato avanti con convinzione e determinazione. Questo accordo durerà almeno fino al 2023 e siamo sicuri che insieme alla legge Salva mare porterà un netto miglioramento alla salute dei nostri mari”, ha sottolineato Costa.

Il servizio antinquinamento è composto in totale da 32 unità navali altamente specializzate, di cui 9 d’altura e 23 costiere. Nove unità di altura e quattro costiere sono dislocate in diversi porti italiani, da Genova a Civitavecchia a Salerno, in modo da garantire un pronto intervento in caso di inquinamento del mare territoriale. A soprintendere alle operazioni i comandi della Capitaneria di Porto.

Altre diciannove unità costiere, oltre ad agire in caso di inquinamento, svolgono il pattugliamento per il contenimento del marine litter, sia nelle acque marine antistanti le foci dei fiumi sia nelle aree marine protette, da Chioggia a Gallipoli, da Augusta a Porto Torres. Inoltre, quattro di queste diciannove unità pattugliano anche le aree di mare territoriale dove si trovano le piattaforme off-shore per l’estrazione di petrolio (Vasto, San Benedetto del Tronto, Licata e Pozzallo).

Numerose saranno le attività e le iniziative di comunicazione territoriale presso i Comuni costieri coinvolti nel progetto per promuovere il rispetto del patrimonio marino e sensibilizzare amministratori e cittadini sulla raccolta differenziata e il riciclo degli imballaggi in plastica.

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