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Ardea, “stop agli avvisi di pagamento Tari 2015”: il Comune boccia la mozione di FdI

3 febbraio 2021 | 19:35
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Ardea, “stop agli avvisi di pagamento Tari 2015”: il Comune boccia la mozione di FdI

Savarese: “Se il Comune omettesse di richiedere la Tari non pagata nel 2015, costringerebbe i cittadini che pagano le tasse a pagarle per tutti”

Ardea – Bocciata la mozione di Fratelli d’Italia sulla sospensione degli avvisi di pagamento della Tari 2015 (leggi qui). L’Amministrazione, durante il consiglio comunale di ieri 2 febbraio, non ne ha voluto sapere e ha espresso un “no” categorico alla mozione di FdI.

“Per quanto riguarda la sospensione della prescrizione – ha detto il Consigliere del M5S Antonella Passaretta durante il consiglio comunale -, l’attività alla quale si fa riferimento nella mozione si riferisce al recupero degli omessi versamenti Tari dovuti e non versati dai cittadini inadempienti non già nel periodo Covid, ma nel 2015. Anno nel quale chi avesse voluto avrebbe sicuramente potuto pagare.

L’amministrazione nei mesi scorsi – prosegue Passaretta – quando ha potuto ha fatto tutto quanto nelle sue possibilità per venire incontro ai cittadini contribuenti, prevedendo la proroga dei versamenti dovuti nel 2020 ma anche riconoscendo alle categorie imprenditoriali colpite dal Covid la possibilità di richiedere la riduzione del dovuto fino al 90 per cento”.

“Essendo Ardea un comune dove si sfiora quasi il 50 per cento di evasione della Tari – conclude – e per il rispetto nei confronti dei cittadini che nonostante le difficoltà hanno stretto la cinta e continuato a versare il dovuto, noi voteremo contro questa mozione che riteniamo demagogica e senza senso”.

Parere contrario anche da parte del Sindaco Mario Savarese: “La Tari è una tassa e serve a ripagare le spese dei servizi resi, non è un tributo che si paga all’Ente. Nel momento in cui la Tari non viene pagata, viene a mancare al Comune la risorsa finanziaria necessaria a pagare il servizio”.

“Il Comune deve ricorrere ad altra fonte di finanziamento e inevitabilmente va a sottrarre entrate dei tributi. Quei soldi che il Comune dovrebbe spendere per dare servizi ai cittadini. Se il Comune omettesse di richiedere la Tari non pagata in passato costringerebbe i cittadini che pagano le tasse a pagare la Tari di coloro che non l’hanno pagata. Oltre il danno anche la beffa.

Le uniche risorse del Comune sono solo quelle che vengono dai tributi – spiega il primo cittadino -. Questa cosa non si può chiedere al comune, altrimenti l’Ente non vive più: non si tappano le buche, non si aiutano i disabili, non si aiutano i cittadini, non si aiuta chi veramente ha bisogno. Non parlo da politico o da tecnico, aiutare chi non aiuta la cittadinanza facendo il proprio dovere è un fatto ignobile: 50 per cento di evasione sulla Tari ad Ardea, fatevi qualche domanda”.

Ma ad andare contro alla proposta del gruppo consiliare è stato anche Alessandro Mari, consigliere di opposizione ed esponente del Pd: “Da parte mia non si tratta di una scelta politica, ma è una scelta che ha una norma precisa”, ha affermato il Consigliere.

“Oggi andare a favore dei cittadini è l’intenzione di tutti – prosegue Mari -. Questa mozione mi fa rimanere perplesso però, è molto tecnica e non politica. La sospensione si doveva fare molto prima, non si può sospendere un atto del 2015”.

Il Centrodestra: “Senza il voto di Mari il M5S non avrebbe avuto i numeri”

Il parere sfavorevole del membro dell’opposizione non è andata giù al centrodestra, che vede la scelta di Mari come una mossa a favore del M5S.

“Senza il voto di Mari – si legge in una nota del centrodestra unito -, capogruppo del Pd, il M5S non avrebbe avuto i numeri per uno ‘spettacolino’ dove i grillini si atteggiano a professori senza capire che un atto di indirizzo è tale e non un provvedimento esecutivo. Noi, in modo molto chiaro, abbiamo chiesto di esprimere il Consiglio sulla sospensione del richiamo delle bollette Tari del 2015 perché la crisi del Covid impone oggi l’obbligo di aiutare prioritariamente i cittadini.

Mari rappresenta il soccorso rosso del movimento – prosegue il centrodestra – perché altrimenti non avrebbero avuto i numeri. Tante sono state le defezioni al voto e spicca, tra tutte, l’assenza del capogruppo del Movimento Debora Duranti. Speriamo che abbia capito che su provvedimenti così orribili nei riguardi della città è sempre meglio non partecipare”.

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