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Papa Francesco: “La musica aiuta i testi biblici a ‘parlare'”

4 febbraio 2021 | 12:36
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Dal Pontefice la solidarietà ai musicisti rimasti fermi a causa del Covid: “Mi auguro che anche questo aspetto della vita sociale possa rinascere”

Città del Vaticano – Anche la musica può aiutare i testi biblici a “parlare”. Lo sottolinea Papa Francesco in un video messaggio inviato ai partecipanti al IV Convegno Internazionale sulla musica promosso dal Pontificio Consiglio della Cultura in collaborazione con il Pontificio Istituto di Musica Sacra e il Pontificio Istituto Liturgico dell’Ateneo Sant’Anselmo, che quest’anno si svolge online oggi e domani sul tema “Chiesa e Musica: Testi e contesti”.

“Un buon musicista conosce il valore del silenzio, il valore della pausa. L’alternanza tra suono e silenzio è feconda e permette l’ascolto, che ha un ruolo fondamentale in ogni dialogo. Cari musicisti, la sfida comune è di ascoltarci a vicenda. Nella liturgia siamo invitati all’ascolto della Parola di Dio. La Parola è il nostro »testo«, il testo principale; la comunità il nostro ‘contesto’. La Parola è fonte di senso, illumina e guida il cammino della comunità. Sappiamo quanto sia necessario narrare la storia della salvezza in idiomi e linguaggi che si possano ben comprendere”.

“Anche la musica – ricorda il Papa – può aiutare i testi biblici a ‘parlare’ nei nuovi e differenti contesti culturali, così che la Parola divina possa raggiungere in modo efficace le menti e i cuori”. Bergoglio rivolge il pensiero in particolare “alle civiltà indigene, nelle quali l’approccio alla musica è integrato con gli altri elementi rituali della danza e della festa. In questo contesto possono emergere narrazioni coinvolgenti al servizio dell’evangelizzazione. Voci, strumenti musicali e composizioni continuino a esprimere, nell’attuale contesto, l’armonia della voce di Dio, conducendo verso la ‘sinfonia’, cioè la fraternità universale”.

Il Covid-19 ha messo in difficoltà anche le attività in campo musicale e Papa Francesco esprime poi la sua solidarietà a tutti gli operatori del settore. “Il mio pensiero va a tutti coloro che ne hanno risentito: ai musicisti, che hanno visto sconvolgere le loro vite e la loro professione dalle esigenze del distanziamento; a chi ha perso il lavoro e il contatto sociale; a chi ha dovuto affrontare, in contesti difficili, i necessari momenti di formazione, educazione e vita comunitaria”

“Mi auguro che anche questo aspetto della vita sociale possa rinascere, che si torni a cantare e a suonare e a godere insieme della musica e del canto”, l’auspicio del Pontefice.

(Il Faro online) Foto © Vatican Media – Clicca qui per leggere tutte le notizie di Papa & Vaticano
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