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Bonanni (Leu Fiumicino): “Difendiamo Alitalia dai diktat dell’Europa”

"Alitalia deve essere l'interesse dei 60 milioni di italiani che devono difendere la propria compagnia di bandiera dai diktat imposti dall'Europa"

Fiumicino – “Questa mattina, in qualità di consigliera del Comune di Fiumicino, ho portato la mia solidarietà ai lavoratori Alitalia impegnati a manifestare nella difesa dei propri diritti e del proprio posto di lavoro”. E’ quanto si legge in una nota diffusa da Barbara Bonanni, capogruppo in Consiglio comunale a Fiumicino per Liberi e Uguali.

“L’identità di Alitalia e delle professionalità che comprende non può essere venduta a pezzetti sulla scia di un diktat europeo che ritiene che non ci sia spazio per la nostra compagnia di bandiera – spiega Bonanni -. Per questo è necessario che tutte le forze sociali e politiche si oppongano al folle percorso della ‘discontinuità’ contenuto nella lettera inviata lo scorso 8 gennaio dalla Commissione europea al Governo Conte. Così si rischia di bloccare il salvataggio, il rilancio e la tutela della compagnia di bandiera, in programma con i 3 miliardi di euro pubblici”.

“Possiamo farlo chiedendo di interrompere il bando per la vendita degli assets Alitalia, elaborato dal Mise, attraverso il sostegno dell’emendamento presentato dall’onorevole Fassina al Decreto Mille Proroghe che mette in sicurezza il patrimonio Alitalia da speculazioni e garantisce il percorso per la nascita di Ita, che può e deve diventare la vera compagnia di bandiera del nostro paese. È necessario farlo perché Alitalia Sai possa pagare debiti verso lo Stato e il Mef, attraverso gli assets di Alitalia, per poter procedere alla nazionalizzazione. L’unica strada percorribile per tutelare i lavoratori dalla prospettiva dello spezzatino che si sta delineando”.

“Condivido il pensiero dei segretari nazionali delle parti sociali. Alitalia non è solamente un interesse degli 11.500 dipendenti o dei 50mila lavoratori legati al trasporto aereo, Alitalia deve essere l’interesse dei 60 milioni di italiani che devono difendere la propria compagnia di bandiera dai diktat imposti dall’Europa”, continua.

“Il Comune di Fiumicino deve farsi portavoce della necessità di un intervento che non sia uno sguardo al passato. È necessario prendere una posizione netta e in tempi rapidi presentare le nostre istanze, per far in modo che si proceda come deciso insieme, a tutela di una realtà economica fondamentale per il nostro territorio che coinvolge il futuro di moltissime famiglie”, ha concluso Bonanni.
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