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Governo Draghi, parte il voto del Movimento 5 Stelle su Rousseau

11 febbraio 2021 | 11:55
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Governo Draghi, parte il voto del Movimento 5 Stelle su Rousseau

E’ partito alle 10, gli iscritti alla piattaforma Cinquestelle chiamati alla votazione online fino alle 18. Casaleggio: “Se vince il no, voto negativo alla fiducia o astensione”

Roma – E’ partito alle 10 e si concluderà questa sera alle 18 il voto sulla piattaforma Rousseau con il quale si chiede ai militanti del M5S di esprimersi sul sostegno al governo Draghi. Gli iscritti dovranno rispondere al quesito: “Sei d’accordo che il Movimento sostenga un governo tecnico-politico che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?”. I risultati, si legge in un comunicato pubblicato sul Blog delle Stelle, saranno pubblicati dopo le 19 di oggi. Potranno votare solo gli iscritti da almeno sei mesi, con documento certificato.

Ad annunciare data e ora della votazione era stato ieri sera il capo politico Vito Crimi, che prima del post ufficiale sul Blog delle Stelle aveva anticipato la decisione legandola alla “ottima notizia” dell’arrivo di un nuovo ministero, quello della Transizione ecologica, fortemente voluto dal ‘padre nobile’, fondatore e garante del Movimento Beppe Grillo. “Il ministero per la Transizione ecologica – scriveva – entra nell’agenda di governo e diventerà realtà. Ringrazio Beppe Grillo per aver posto questo importante tema al centro del dibattito, e il presidente incaricato Draghi per la sensibilità con la quale ha saputo accogliere la nostra proposta”, la conclusione del post.

Dietro allo sblocco dell’impasse che aveva portato prima allo stop e poi allo slittamento del voto ci sono in effetti proprio Beppe Grillo e Draghi, con una telefonata fra i due avvenuta nella tarda mattinata di ieri, attorno all’ora di pranzo: da qui la decisione di accelerare con il voto dei militanti. E seppure Draghi ieri ha scelto di non dichiarare nulla al termine delle consultazioni, la conferma della presenza di un ministero della Transizione ecologica nel governo è arrivata comunque dall’incontro tra il presidente del Consiglio incaricato e le associazioni ambientaliste: il dicastero “ci sarà” e le sue “competenze saranno concentrate”, ha infatti spiegato la presidente del Wwf Donatella Bianchi dopo l’incontro con Draghi. Parole, queste, che in qualche modo hanno consentito a Grillo di incassare una vittoria per il Movimento, potendo dare al Recovery plan un respiro ambientalista.

La vittoria di Grillo basterà a ricompattare il M5S e la sua base, da giorni divisi sull’appoggio a Mario Draghi? Di sicuro finora c’è solo che le opinioni fra i ‘big’ del partito non sono tutte in linea con quelle del garante. Se da un lato nella serata di ieri Luigi Di Maio ha lanciato un nuovo e accorato appello al sì – che voterà “convintamente” perché “mi fido di Beppe” -, dall’altro ecco spuntare il duro post di Barbara Lezzi, che accusa: “Ora facciamo tutti finta di essere contenti. Fingiamo di essere felici e soddisfatti”. Ma non solo. Nella tarda serata di ieri si è poi aggiunto il post a firma di 13 parlamentari 5S ‘malpancisti’ che puntano il dito sulla votazione “tendenziosa” con un quesito definito “manipolatorio”. Oggi, dunque, la parola passa a Rousseau.

Se il voto su Rousseau decreterà il no alla fiducia al governo di Mario Draghi, come si muoverà il M5S? “In caso di voto negativo sulla piattaforma Rousseau è da definire se l’opposizione del Movimento sarà un voto negativo alla fiducia al Governo o di astensione in Parlamento”, ha detto Davide Casaleggio, presidente dell’associazione Rousseau, rispondendo alle domande dei giornalisti a Milano. Un secondo voto sulla piattaforma è possibile? “Non sarò io a rispondere, sarà il capo politico a decidere”.

“Sono contento di vedere questo processo di partecipazione collettiva in cui oltre 100mila persone decideranno in che modo dovrà votare il Movimento 5 Stelle per questo Governo. Un nuovo modello che si differenzia da altre forze politiche che normalmente prendono queste decisioni in 4 o 5 persone in una stanza”, ha detto poi .

“Sicuramente – ha aggiunto – un passo avanti verso un concetto di cittadinanza digitale, che si sta sempre più affermando. Vediamo tanto interesse in Italia ma anche dall’estero da parte di organizzazioni e stampa per capire come sta funzionando”.

“I tempi e le prerogative del quesito sulla piattaforma Rousseau sono prerogativa del capo politico del Movimento 5 Stelle, lo ha deciso Vito Crimi”, ha spiegato Casaleggio, rispondendo a una domanda sul quesito un po’ ‘tendenzioso’ per votare il Governo Draghi. Non risponde invece a chi gli chiede se abbia il timore di una scissione del Movimento 5 Stelle: “Io spero che ci sia una grande partecipazione a questo voto”. (fonte Adnkrono)