Le Ceneri, il Papa: “La Quaresima non è una raccolta di fioretti ma un viaggio di ritorno a Dio”

17 febbraio 2021 | 11:14
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Le Ceneri, il Papa: “La Quaresima non è una raccolta di fioretti ma un viaggio di ritorno a Dio”
Le Ceneri, il Papa: “La Quaresima non è una raccolta di fioretti ma un viaggio di ritorno a Dio”
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Le Ceneri, il Papa: “La Quaresima non è una raccolta di fioretti ma un viaggio di ritorno a Dio”

Il Pontefice: “Non possiamo vivere inseguendo la polvere. Torniamo allo Spirito, a quel Fuoco che ci insegna ad amare. Saremo sempre polvere ma polvere innamorata”

Città del Vaticano – “La Quaresima non è una raccolta di fioretti, è discernere dove è orientato il cuore. Questo è il centro della Quaresima: dove è orientato il mio cuore?”. E’ questa la riflessione che Papa Francesco propone ai fedeli nel giorno in cui inizia la Quaresima. In una basilica di San Pietro semi deserta, Bergoglio presiede il rito di imposizione delle ceneri, come da tradizione, anche se con qualche lieve modifica (leggi qui) per via della pandemia da Covid-19 che continua, oramai da un anno, a imperversare in tutto il pianeta.

Nell’omelia, il Santo Padre riflette sul significato della Quaresima, che “è un viaggio di ritorno a Dio”. Francesco striglia poi i credenti: “Quante volte, indaffarati o indifferenti, gli abbiamo detto: ‘Signore, verrò da Te dopo, aspetta… Oggi non posso, ma domani comincerò a pregare e a fare qualcosa per gli altri’. E così un giorno dopo l’altro. Ora Dio fa appello al nostro cuore. Nella vita avremo sempre cose da fare e avremo scuse da presentare, ma, fratelli e sorelle, oggi è il tempo di ritornare a Dio”.

“La Quaresima – aggiunge – è il tempo per verificare le strade che stiamo percorrendo, per ritrovare la via che ci riporta a casa, per riscoprire il legame fondamentale con Dio, da cui tutto dipende”. Invita poi a riflettere: “Dove mi porta il navigatore della mia vita, verso Dio o verso il mio io? Ho un cuore ‘ballerino’, che fa un passo avanti e uno indietro, ama un po’ il Signore e un po’ il mondo, oppure un cuore saldo in Dio? Sto bene con le mie ipocrisie, o lotto per liberare il cuore dalle doppiezze e dalle falsità che lo incatenano?”.

Il Papa paragona la Quaresima al viaggio dell’Esodo, ammonendo: “Ma quanto fu difficile lasciare l’Egitto! È stato più difficile lasciare l’Egitto del cuore del popolo di Dio, quell’Egitto che portavano sempre dentro, che lasciare la terra d’Egitto. Sempre, durante il cammino, c’era la tentazione di legarsi ai ricordi del passato, a qualche idolo. Anche per noi è così: il viaggio di ritorno a Dio è ostacolato dai nostri malsani attaccamenti, è trattenuto dai lacci seducenti dei vizi, dalle false sicurezze dei soldi e dell’apparire, dal lamento vittimista che paralizza. Per camminare bisogna smascherare queste illusioni”.

Ma allora “come procedere nel cammino verso Dio?”. Per Bergoglio, la risposta è nel Vangelo, e porta come esempio la parabola del figlio prodigo: “Come quel figlio, anche noi abbiamo dimenticato il profumo di casa, abbiamo dilapidato beni preziosi per cose da poco e siamo rimasti con le mani vuote e il cuore scontento. Siamo caduti: siamo come bimbi piccoli che provano a camminare ma vanno in terra, e hanno bisogno di essere rialzati ogni volta dal papà. È il perdono del Padre che ci rimette sempre in piedi: il perdono di Dio, la Confessione, è il primo passo del nostro viaggio di ritorno”. Poi un monito ai sacerdoti: “Mi raccomando i confessori: siate come il padre, non con la frusta, con l’abbraccio”.

Ricorda poi l’episodio dei dieci lebbrosi guariti da Gesù ma solo uno tornò per ringraziarlo: “Tutti, tutti abbiamo delle malattie spirituali, da soli non possiamo guarirle.  Abbiamo bisogno di imitare quel lebbroso che tornò da Gesù e si buttò ai suoi piedi” per dirgli: “Gesù, sono qui davanti a Te, con il mio peccato, con le mie miserie. Tu sei il medico, Tu puoi liberarmi. Guarisci il mio cuore, guarisci la mia lebbra”.

Il Papa si sofferma poi sul senso delle ceneri, un simbolo che “ci ricorda che siamo polvere e in polvere torneremo. Ma su questa nostra polvere Dio ha soffiato il suo Spirito di vita. Allora non possiamo vivere inseguendo la polvere. Torniamo allo Spirito, a quel Fuoco che ci insegna ad amare. Saremo sempre polvere ma, come dice un inno liturgico, polvere innamorata”.

Ma, sottolinea, “questo nostro viaggio di ritorno a Dio è possibile solo perché c’è stato il suo viaggio di andata verso di noi. Altrimenti non sarebbe stato possibile. Prima che noi andassimo da Lui, Lui è sceso verso di noi”, “si è fatto peccato, si è fatto morte” (cfr. 2 Cor 5,21).

“Nessuno può riconciliarsi con Dio con le proprie forze – fa notare ancora il Pontefice -. La conversione del cuore, con i gesti e le pratiche che la esprimono, è possibile solo se parte dal primato dell’azione di Dio”. In altre parole. “a farci ritornare a Lui non sono le nostre capacità e i nostri meriti da ostentare, ma la sua grazia da accogliere. Ci salva la grazia, la salvezza è pura grazia, pura gratuità”. Dunque, “l’inizio del ritorno a Dio è riconoscerci bisognosi di Lui, bisognosi di misericordia, della sua grazia. Questa è la via giusta, la via dell’umiltà”.

E conclude: “Oggi abbassiamo il capo per ricevere le ceneri. Finita la Quaresima ci abbasseremo ancora di più per lavare i piedi dei fratelli. La Quaresima è una discesa umile dentro di noi e verso gli altri. È capire che la salvezza non è una scalata per la gloria, ma un abbassamento per amore. È farci piccoli”.

Infine, un consiglio per vivere al meglio questo tempo: “Per non perdere la rotta, mettiamoci davanti alla croce di Gesù: è la cattedra silenziosa di Dio. In quei fori riconosciamo il nostro vuoto, le ferite del peccato, i colpi che ci hanno fatto male. Eppure proprio lì vediamo che Dio non ci punta il dito contro, ma ci spalanca le mani. Proprio lì, dove siamo più vulnerabili, dove ci vergogniamo di più, Lui ci è venuto incontro. E ora che ci è venuto incontro, ci invita a ritornare a Lui, per ritrovare la gioia di essere amati”.

(Il Faro online) Foto © Vatican Media – Clicca qui per leggere tutte le notizie di Papa & Vaticano
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