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L’allievo Del Piero al maestro Baggio: “Incantato a guardare le tue punizioni.., auguri”

19 febbraio 2021 | 12:00
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L’allievo Del Piero al maestro Baggio: “Incantato a guardare le tue punizioni.., auguri”

L’ex capitano bianconero fa i suoi auguri per i 54 anni del Divin Codino. Insieme alla Juventus e in Nazionale. Bandiere indimenticabili

Quando nel 1995 Roberto Baggio ha lasciato la Juventus, Alessandro Del Piero, già alla squadra bianconera da qualche stagione, partendo dalla Primavera, ha preso il suo posto in campo. Erano gli anni degli eredi calcistici per il campionato più bello del mondo. Erano gli anni dei fantasisti e delle bandiere.

Lo sono state. Baggio e Del Piero lo sono state. Bandiere bianconere e bandiere della  Nazionale. Baggio ha cominciato la sua favola con la Juventus soffrendo la nostalgia di Firenze, ma poi ha regalato molte gioie alla tifoseria bianconera, vincendo anche il Pallone d’Oro nel 1993. Del Piero quel Pallone d’Oro non lo ha mai vinto, ma ha incantato in prima squadra,  proprio dal 1993. Ha conquistato scudetti, la Champions League giovanissimo a Roma, la Coppa Intercontinentale e la Coppa del Mondo a Berlino, insieme ai magnifici azzurri del 2006. Furono insieme anche in Nazionale Baggio e Del Piero. Nella prima metà degli anni ’90 i tifosi si stavano abituando. Alla Juve la futura icona del numero 10 sarebbe stata Del Piero. Entrambi geni del calcio. Punizioni magistrali e dribbling in area da cardiopalma. Partivano dalla trequarti Del Piero e Baggio e facevano gol. Segnavano reti incredibili anche in Champions League. Roby lo fece anche a Dortmund. Paulo Sousa alzò le braccia al cielo, prima che il pallone entrasse in rete, sotto al sette. Lo aveva capito, il suo compagno di squadra. E lo avevano capito i tifosi  della Juve: Baggio sarebbe  stato per sempre nel loro cuore. Come lo sarebbe stato anche il Capitano Del Piero. Centinaia i gol segnati da Alessandro. Umile e attento ad imparare accanto a Baggio, i primi anni di Juve e poi quell’eredità pesante in partita, ha saputo portarla con sé, negli anni che seguirono. Del Piero segnò magie, non gol, in Coppa dei Campioni come in campionato. Nelle fredde sere di  Torino, al Delle Alpi, Del Piero scaldava l’atmosfera, accompagnando la Juve al turno successivo. Reti da  fuori  area piegandosi. Il corpo accompagnava la volontà di quel desiderio di insaccare. E allora d’interno, quel gol arrivava, nel punto più lontano, per un portiere disperato.

Ecco perché probabilmente vivono in simbiosi nella storia del calcio. E il calcio lo celebra Roberto Baggio. Ieri è stato il suo compleanno e Alex Del Piero ha fatto i suoi auguri al Divin Codino: “Mi fermavo a fine allenamento per osservare le sue punizioni. Così mi ha ispirato e ho iniziato a tirarle anche io. Ero destinato ad  emulare il Maestro. Agnelli lo diceva sempre”. Ha scritto  sulla sua pagina Instagram. Infatti. Lo fece Del Piero. E ieri: “Tanti auguri Roby”.

Uniti, per sempre nella  storia del calcio.

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