Voglia di uscire e weekend di sole, la rinascita della Darsena di Fiumicino

Fiumicino -Temperature primaverili anche in pieno inverno, e la Capitale si svuota per riversarsi verso il mare. Complice anche il blocco delle auto in fascia verde, centinaia di romani hanno affollato le località del litorale. Lunghe code, già dal mattino, si sono registrate sul Raccordo e sulla Roma-Fiumicino. Nel primo pomeriggio i parcheggi erano quasi del tutto pieni.

Dopo settimane di quarantena obbligatoria e di zona arancione era impossibile frenare la voglia di una passeggiata in riva al mare. C’era da aspettarselo, e non sono mancati i controlli. Da Fregene a Ostia è stato enorme il dispiegamento di forze dell’ordine per assicurarsi che tutti, cittadini, romani e commercianti, rispettassero le norme del distanziamento fisico e il corretto uso della mascherina.

Centinaia di persone hanno affollato la Darsena di Fiumicino, tornata a vivere i fasti di un tempo. Il cuore pulsante della movida-soft fiumicinese è tornato a pulsare come non si vedeva da tempo: famiglie, giovani, coppiette… tutti hanno approfittato dei tanti locali, bar e ristoranti, la maggior parte dei quali forniti di dehors e tavolini all’aperto (la vera carta vincente di questo periodo).

In questi mesi, infatti, per venire incontro alle esigenze dei commercianti, il Comune di Fiumicino ha concesso un maggior uso di suolo pubblico per allestire spazi all’aperto dove poter degustare buon cibo, godendo della vista. Un a soluzione apprezzata dagli utenti che, nel rigoroso rispetto del distanziamento, hanno goduto di una giornata di relax.

Una vera e propria boccata d’ossigeno per i ristoratori e le attività, come dimostrano i tanti scontrini staccati in questi due giorni (nella foto). Introiti che testimoniano non solo l’apprezzamento dei romani e dei residenti per le tante eccellenze culinarie che proprio in Darsena hanno sede, ma anche un inizio di ripartenza per uno dei settori più martoriati da questo maledetto virus. Certo, non somme da far dimenticare la crisi e il difficile lockdown, ma comunque un segnale di ripresa. Che sarebbe una tragedia – economicamente parlando – fermare.

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