La Asl di Latina cambia direttore generale, scoppia la polemica sulla gestione di Casati

25 febbraio 2021 | 19:38
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La Asl di Latina cambia direttore generale, scoppia la polemica sulla gestione di Casati

A prendere il posto di Casati sarà Silvia Cavalli. La Villa: “Spero che metta subito mano a tutte quelle criticità della sanità pontina rimaste irrisolte”

Formia – La direzione generale della Asl di Latina si tinge di rosa. A confermarlo è il decreto di nomina firmato dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

A prendere il posto di Giorgio Casati, per i prossimi 3 anni, sarà Silvia Cavalli, rietina, classe “72, commercialista e, dal 2017, direttore amministrativo della Asl Roma 2.

La Villa contro Casati

Una notizia, quella della nomina della Cavalli, che non è passata inosservata, specialmente nel sud pontino, dove, l’ex sindaco di Formia, Paola Villa, ha polemizzato sulla gestione firmata Casati.

“Auguro buon lavoro a Silvia Cavalli – ha esordito la Villa – e spero che metta subito mano a tutte quelle criticità della sanità pontina rimaste irrisolte.

Ma quali sarebbero queste criticità? La Villa si focalizza in particolare su quelle della sua città, spiegando: “In primis, mi auguro che venga il prima possibile a guardare con i suoi occhi il nostro ospedale e che possa vedere come, in questo anno di pandemia, questo vero avamposto sanitario, abbia combattuto il virus a mani nude e con le frecce spuntate.”

Non solo. La Villa aggiunge: “Mi auguro anche che rincuori il personale sanitario che ci lavora, rassicurandoli circa il numero di contagi registratisi all’interno dei reparti, che non sono il risultato della calca davanti alle macchinette per il caffè, ma del fatto che i percorsi puliti per i pazienti “no Covid” si sovrapponevano ai percorsi sporchi dei pazienti “Covid”.”

Poi, il tono della Villa cambia. E dal raccontare le speranze riposte nella Cavalli, passa, invece, a polemizzare sulle promesse infrante di Casati “che, da tempo immemore aveva promesso la TAC a 128 strati, di cui, ad oggi, però, ancora non si hanno tempi certi.

Come non si è sufficientemente adoperato per salvaguardare uno dei migliori centri trasfusionali della regione, che avrebbe bisogno innanzitutto di personale in quota stabile e di far ripartire le campagne di donazione di sangue (per cui il nostro ospedale era il fiore all’occhiello di tutta la Asl).”

E ancora, in nome di una discontinuità con il passato, la Villa chiede “risposte chiare sul turnover del personale sanitario, in particolar modo di quello medico, e che si dia una spinta ai lavori per l’ampliamento del Pronto soccorso (finalmente autorizzati da una decina di giorni dall’ufficio urbanistica del Comune di Formia).”

Infine, un’ultima “frecciatina” la Villa la riserva al progetto dell’ospedale del Golfo, spiegando: “Se la Cavalli vuole iniziare a dare risposte diverse e di cambiamento, può già dimostrarlo con la sua presenza nel sud della provincia, mettendo mano sul serio alla nostra situazione sanitaria.

Poi qualcuno le parlerà del nuovo ospedale del Golfo: saremmo tutti felici se si realizzasse, ma, nel frattempo, abbiamo bisogno di concretezza, abbiamo bisogno che si metta mano all’esistente perché, al momento, a questa latitudine, è il “Dono Svizzero” che ci dovrà dare risposte, cure e prospettive di vita.”

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