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Regione Lazio: sostenere lo sviluppo di un vaccino italiano contro il virus Covid-19

Il Consiglio approva 11 atti di indirizzo per la Giunta regionale. Mozioni su covid, sanità, Recovery plan, ambiente, detenuti e canoni regionali

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Regione Lazio – Il Consiglio regionale del Lazio, riunito in modalità ‘mista’ (da remoto e in presenza), ha approvato 11 mozioni su diversi argomenti, soprattutto Sanità e Ambiente. In apertura di seduta, il presidente Mauro Buschini ha invitato l’Aula a osservare un minuto di silenzio in ricordo dei due italiani uccisi nella Repubblica democratica del Congo, l’ambasciatore Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci, di origini laziali.

Tra le mozioni approvate, ben cinque riguardano la Sanità e il Covid-19, a partire dalla mozione n. 414 presentata da Emiliano Minnucci, Marco Vincenzi e Fabio Refrigeri (tutti del Pd), sottoscritta anche da numerosi consiglieri regionali. Con questo atto di indirizzo, il Consiglio impegna presidente e Giunta regionale a sostenere lo sviluppo di un vaccino italiano contro il virus Covid-19, per aumentarne le dosi a livello globale e garantire che vengano somministrate “a tutti i cittadini del mondo indipendentemente dal livello di reddito del proprio Paese di appartenenza”.

Con un emendamento illustrato da Gino De Paolis (Lista civica Zingaretti) e Daniele Ognibene (Leu), la mozione è stata integrata con la richiesta alla Regione di farsi promotrice di una campagna mondiale, con le regioni degli altri Paesi, per chiedere ai propri cittadini di sottoscrivere un documento da presentare a Onu e Oms perché possano “intervenire presso le società proprietarie dei brevetti per farseli cedere gratuitamente ovvero dietro acquisto degli stessi” e per sollecitare l’Unione europea a diventare capofila “di ogni iniziativa politica e industriale perché i vaccini divengano subito un bene comune dell’umanità e quindi fruibili, per legge e per morale, anche dal più povero dei cittadini del Paese più povero del mondo”.

Sempre con riferimento al Covid-19, l’Aula ha approvato anche la mozione n. 422 presentata da Massimiliano Maselli, Chiara Colosimo e Antonello Aurigemma (FdI), che invita il presidente della Regione a modificare l’ordinanza n. Z00034, al fine di consentire al personale sanitario di esercitare la propria professione anche in altre strutture sanitarie. In materia di Sanità sono stati poi approvati altri tre atti di indirizzo.

La mozione n. 417 di Giuseppe Simeone (FI), che chiede di rafforzare le attività di screening oncologici e di prevenzione a livello regionale, attraverso la riorganizzazione e il recupero degli esami sospesi, la regolamentazione delle liste di attesa e il potenziamento dei servizi territoriali (ospedali di comunità, case della salute, servizi domiciliari, consultori, ambulatori, centri specialistici).

La n. 420 di Orlando Tripodi (Lega) impegna presidente e Giunta a intervenire per finanziare i Centri di riabilitazione neuro riabilitativi per soggetti con disabilità e di portatori di handicap permanenti e temporanei, con particolare riferimento alla Erre-D s.r.l. per il rinnovo delle convenzioni e dei finanziamenti necessari a garantire il diritto alla salute dei pazienti e al tempo stesso di preservare il livello occupazionale.

La mozione n. 435, presentata da Valentina Corrado (M5s), chiede al presidente e all’assessore regionale alla Sanità di rafforzare l’assistenza sanitaria nelle carceri, sia in termini di aumento del personale medico e sanitario, sia in termini di potenziamento dei reparti di assistenza e primo intervento, e di implementare il numero dei posti disponibili all’interno delle Rems.

Approvata anche una mozione concernente il Recovery Plan, la n. 409 presentata dai consiglieri del gruppo Misto Enrico Cavallari e Marietta Tidei, che impegna presidente e Giunta regionale “ad attivarsi con la massima urgenza, nelle competenti sedi statali affinché siano adottate, entro il prossimo trenta aprile (termine per la presentazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), le opportune e necessarie modifiche finalizzate ad attribuire la giusta valorizzazione alle Zone Logistiche Semplificate (ZLS)”, assenti nell’attuale versione del Piano. Per i proponenti, infatti, le ZLS rappresentano un importante “strumento di catalizzazione degli investimenti previsto dal legislatore per gli ambiti logistico-portuali”, soprattutto per il porto di Civitavecchia.

La mozione n. 415, presentata da Fabio Capolei (Energie per l’Italia), impegna presidente e assessori competenti a istituire una decorazione intitolata “Campagna emergenza Covid-19” per gli operatori dei corpi e dei servizi della polizia locale della Regione che si sono distinti in azioni meritevoli nelle attività di prevenzione e di gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

La mozione n. 434 di Marta Bonafoni (Lista Civica Zingaretti) interviene invece sul problema dell’emergenza determinata dalla diffusione epidemica della Cocciniglia tartaruga dei pini (“Toumeyella parvicornis”) nel territorio regionale, che “sta ponendo a rischio oltre un milione di pini domestici cresciuti lungo il litorale laziale e nella città di Roma”. Con l’atto d’indirizzo, Bonafoni chiede al presidente della Giunta di emanare un decreto contenente misure fitosanitarie urgenti per la sua prevenzione, il controllo e il contrasto e, tra l’altro, di dare immediati indirizzi alla competente Direzione regionale “perché siano delimitate le aree interessate dalle infestazioni della cocciniglia tartaruga nel territorio regionale”.

L’idrogeno verde è invece l’oggetto della mozione n. 309, approvata su proposta di Devid Porrello, che impegna presidente e assessori competenti, a favorire la nascita di distretti tecnologici capaci di attrarre attività industriali e di ricerca e investimenti per lo sviluppo di nuove attività manifatturiere per la produzione di: elettrolizzatori per la produzione di idrogeno; ‘fuel cell’ per la produzione di energia elettrica da idrogeno; mezzi di trasporto con motori elettrici alimentati dalle ‘fuel cell’ a idrogeno.

Michela Di Biase (Pd) è la prima firmataria della mozione n. 386, sottoscritta anche da altri 11 consiglieri di centrosinistra, che impegna presidente e Giunta regionale “a farsi parte attiva nei confronti delle istituzioni competenti affinché sia favorito il ricorso a misure penali differenziate e in particolare all’affidamento in prova al servizio sociale, mirando ad evitare al massimo i danni derivanti dal contatto con l’ambiente penitenziario e alla condizione di privazione della libertà, in omaggio alla funzione rieducativa della pena e al reinserimento sociale del reo”.

La mozione n. 401 dei consiglieri della Lega Laura Cartaginese, Orlando Tripodi e Pasquale Ciacciarelli, impegna il presidente e l’assessore regionale all’Agricoltura a sbloccare il divieto imposto dalle misure anti Covid ai cacciatori, che al momento non possono esercitare l’attività venatoria al di fuori del proprio comune. I consiglieri chiedono invece di estendere l’area di caccia nel territorio ricadente entro i confini dell’Ambito Territoriale di Caccia di residenza venatoria, come già avvenuto in altre regioni.

In materia di concessione in locazione a canoni ricognitori dei beni immobili di proprietà della Regione, la mozione n. 426 di Giancarlo Righini impegna presidente e Giunta regionale a: 1) “procedere al blocco fino al 31 dicembre 2021 dei pagamenti dei debiti pregressi precedentemente rateizzati e ad una rimodulazione del debito residuo con una nuova rateizzazione nel numero massimo di 60 rate a partire dal mese di gennaio 2022”; 2) procedere al blocco dei canoni di locazione fino a quando non si ritorni alla riaperture senza limiti delle attività presenti all’interno degli immobili e ad una rateizzazione dei canoni non pagati per un minimo di 12 mesi ed un massimo di 36 a seconda degli importi e della tipologia delle attività svolte”. – A cura dell’Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio.
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