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Vaccino anti-Covid di Moderna, al via i test contro la variante sudafricana

25 febbraio 2021 | 20:57
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Vaccino anti-Covid di Moderna, al via i test contro la variante sudafricana

Le dosi consegnate al National Institutes of Health statunitense

Washington – Al via, negli Usa, lo studio clinico sul candidato vaccino di Moderna contro la variante sudafricana di Sars-Cov-2. Lo annuncia l’azienda farmaceutica americana, che ha consegnato delle dosi del suo candidato vaccino mRNA-1273.351 ai National Institutes of Health. Moderna, inoltre, ha delineato “due strategie per affrontare le varianti più preoccupanti”, spiega in una nota.

L’azienda sta valutando dosi di richiamo del vaccino per aumentare l’immunità neutralizzante contro le varianti. Tre gli approcci che si stanno esaminando: un candidato booster specifico, mRna-1273.351, per la variante identificata per la prima volta nella Repubblica Sudafricana; mRna-1273.211 un candidato richiamo multivalente che combina mRna-1273, il vaccino autorizzato di Moderna contro i ceppi ancestrali, e mRna-1273.351 in un unico prodotto; una terza dose del vaccino Moderna In uso (mRna-1273) come richiamo a 50 µg.

Come seconda strategia, l’azienda prevede di valutare mRna-1273.351 e mRna-1273.211 come serie di vaccinazione primaria per le persone sieronegative, cioè non ancora vaccinati. “Siamo lieti di iniziare lo studio clinico della nostra variante di richiamo e siamo grati per la continua collaborazione del Nih per combattere questa pandemia”, ha commentato Stéphane Bancel, amministratore delegato di Moderna. “Sfruttando la flessibilità della nostra piattaforma mRna, ci stiamo muovendo rapidamente per testare gli aggiornamenti dei vaccini che affrontano le varianti emergenti del virus. Moderna si impegna ad apportare tutti gli aggiornamenti necessari al nostro vaccino – sottolinea- finché la pandemia non sarà sotto controllo. Speriamo di dimostrare che le dosi di richiamo, se necessario, possono essere fatte a livelli di dose inferiori, il che ci permetterà di fornire molte più dosi alla comunità globale alla fine del 2021 e nel 2022, se necessario”.

L’azienda farmaceutica americana ha anche annunciato di aver ricevuto “un feedback positivo da Fda”, l’ente regolatorio Usa, “sulla proposta di aggiungere più dosi a ogni fiala di vaccino”, e sta valutando “un piano che potrebbe consentire di prelevare fino a 15 dosi da ogni fiala. Moderna coinvolgerà altre agenzie di regolamentazione ove opportuno”.

Inoltre il piano di base di Moderna per il 2021 è aumentato a 700 milioni di dosi di vaccino e l’azienda sta lavorando per fornire fino a 1 miliardo di dosi nel 2021. La capacità produttiva prevista per il 2022 è aumentata a 1,4 miliardi di dosi da 100 μg, afferma la stessa Moderna, comunicando nuovi investimenti di capitale che “consentiranno una produzione aggiuntiva dell’attuale vaccino Covid-19 e garantiranno flessibilità per affrontare la produzione di potenziali richiami del vaccino contro le varianti”.

“Stiamo investendo in questa capacità aggiuntiva per aiutarci ad aumentare la produzione e consentire la flessibilità nella produzione di potenziali richiami del vaccino per affrontare le varianti emergenti del virus”, ha dichiarato Stéphane Bancel, amministratore delegato di Moderna. “Ci aspettiamo che i nostri investimenti di capitale aggiuntivi portino la nostra capacità a 1,4 miliardi di dosi per il 2022, assumendo l’attuale dose da 100 μg. Se il nostro richiamo del vaccino variante dovesse richiedere una dose inferiore, per esempio da 50 μg, potremmo avere più di 2 miliardi di dosi per il 2022”. (fonte Adnkronos)