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“L’altro piano”, arriva in libreria il thriller di Antonio Facchiano

26 febbraio 2021 | 08:00
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“L’altro piano”, arriva in libreria il thriller di Antonio Facchiano

Il libro è una denuncia dell’atroce realtà del traffico clandestino di organi, dello sfruttamento minorile di bambini africani e della criminalità organizzata

Lo scaffale dei libri – “L’altro piano” (Graus Edizioni, pp. 168) è un thriller tenero e feroce, lucida e accorata denuncia dei drammi collegati al traffico clandestino di organi. Nel libro viene raccontata la storia di Filippo, impegnato contro lo sfruttamento dei minori in Africa. Filippo vive nel senso di colpa per la perdita di sua moglie e la scomparsa di suo figlio Giacomo. La sua vita viene improvvisamente travolta da un ricatto da parte di predoni africani, coinvolti in traffici internazionali di organi espiantati a bambini africani.

«Eccolo, era giunto il momento in cui avrebbe dovuto parlare con quei criminali e trattare con loro, ammantarsi di ipocrisia, magari fingendo di cedere al ricatto, ingoiando tutto quello che avrebbe invece voluto vomitare loro addosso. Avrebbe dovuto mostrarsi sicuro di sé, fingere certezze che non aveva, nascondere le sue paure, giocare il tutto per tutto per salvare i suoi ragazzi».

Filippo mette in atto un piano per fronteggiare il ricatto, aiutato da persone selezionate dall’amico Don Tommaso. Tra queste spicca Diana, giovane informatica in cerca di una nuova vita, che si affezionerà teneramente a Filippo. Quest’ultimo cercherà di riscattare la propria vita e il proprio passato, tra colpi di scena inaspettati e un finale che risolverà ogni dubbio. La storia del protagonista si intreccia con quella del piccolo Robin, affetto da una patologia cardiaca che lo costringe ad affrontare un trapianto di cuore.

«Lui era lì a controllare il respiro di Robin ogni istante, ma poi perché, in fondo? Cosa avrebbe potuto fare lui se all’improvviso quel respiro si fosse fermato? Cosa, se non chiamare un medico? […] Cosa avrebbe fatto lui, che non stavano già facendo le macchine, monitorando ventiquattro ore al giorno il cuore di Robin?».

Antonio Facchiano firma un romanzo-denuncia sull’atroce realtà del traffico clandestino di organi, sullo sfruttamento minorile di bambini africani e sulla criminalità organizzata che, attraverso manovre illecite e coinvolgimenti internazionali, riesce a ricavare immensi giri di denaro sporco.

«I predoni sono solo esecutori. Dietro c’è chi manovra il traffico internazionale di esseri umani e di organi, qualcuno che va dritto ai propri obiettivi e non si ferma davanti a nessun ostacolo. Qualcuno che ha a disposizione ambulatori per l’espianto degli organi, una rete di distribuzione degli organi nelle piccole cliniche private e nei grandi ospedali generali… jet privati per il trasporto rapido della droga e degli organi, superando confini e dogane senza alcun controllo. Per non parlare della rete con cui distribuiscono le donne e i bambini agli sfruttatori di mezzo mondo».

Male e bene, disperazione e fiducia si confrontano in quest’opera che affronta situazioni dolorose e purtroppo sempre attuali. L’autore penetra nelle vite dei personaggi, che a loro volta riescono a raccontare e a dare sfogo alle loro verità più struggenti. “Ci sono molti piani nella vita (…) e Antonio Facchiano è riuscito a tratteggiarne alcuni” che aiuteranno il lettore a riflettere su pratiche di cui non si parla mai abbastanza, ma che costituiscono una piaga da non ignorare.

Chi è Antonio Facchiano?

È medico oncologo. Ha pubblicato diverse monografie poetiche: Voli di Linea per ed. Bastogi, Tempo di futuro e A prima vista per ed. Progetto Cultura, tradotte in russo (Poesie ed. Raduga, Mosca) e in inglese (The transparent soul, Matian Press, North Hollywood, CA), e Luci Comete per ed. Graus. É autore di molti articoli divulgativi e di molti studi sul melanoma. Vincitore nel Premio Selezione Poesia Edita, Premio Internazionale di Letteratura Sabazia Anguillara, Città d’arte 2005 con il libro Voli di linea; nel Premio Letterario Nazionale Giuseppe Gioacchino Belli, Ediz. XXII, 2010; nel Premio AIF Adriano Olivetti 2019, Menzione Giovani & Futuro, per la Direzione Scientifica del corso “IDIaloghi, prevenzione a fior di pelle”.

Foto – Facebook: @antoniofacchiano
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