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Als Roma 5, rifiuti pericolosi abbandonati alla Casa della Salute di Palombara

4 marzo 2021 | 11:02
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Als Roma 5, rifiuti pericolosi abbandonati alla Casa della Salute di Palombara
Als Roma 5, rifiuti pericolosi abbandonati alla Casa della Salute di Palombara
Als Roma 5, rifiuti pericolosi abbandonati alla Casa della Salute di Palombara
Als Roma 5, rifiuti pericolosi abbandonati alla Casa della Salute di Palombara

Righini (FdI): “Non si è provveduto ad incaricare una ditta specializzata, dal momento che l’impresa appaltatrice della raccolta differenziata non ritira rifiuti speciali”

Regione Lazio – “Asl Rm 5 sempre più allo sbando, ora Zingaretti e D’Amato dovranno sollevare dall’incarico il direttore generale. Da mesi nel parcheggio della Casa della Salute di Palombara si ammucchiano sacchi di rifiuti sanitari speciali anche pericolosi come di residui dei tamponi covid, con i nomi dei pazienti in vista”. Così, in un comunicato, Giancarlo Righini consigliere regionale del Lazio di Fdi.

“La responsabilità di questa vergognosa situazione di degrado – prosegue il Consigliere regionale –  è attribuibile alla ASL che non ha provveduto ad incaricare una ditta specializzata, dal momento che l’impresa appaltatrice della raccolta differenziata non ritira rifiuti speciali, come segnalato già a gennaio dal Comune di Palombara.

Niente è stato fatto, e adesso dopo il sequestro dell’area da parte della Polizia Municipale, il direttore Santonocito faticherà a trovare giustificazioni. Fin dal suo insediamento il completamento della Casa della Salute di Palombara, che doveva potenziare l’offerta sanitaria del territorio è rimasto un miraggio. Ma peggio ancora, quello che dovrebbe essere un luogo igienicamente controllato riserva una pessima accoglienza con il parcheggio sommerso da buste di rifiuti sanitari in putrefazione e cassonetti stracolmi, non svuotati da mesi”.

“Non si è neanche tenuto conto della presenza di una scuola nelle immediate vicinanze, – conclude Righini – soggetta come tutta l’area alle emissioni nauseabonde, cosa che avrebbe dovuto indurre l’Azienda Sanitaria ad agire. Questo autentico scempio è l’ennesimo duro colpo all’immagine della sanità del Lazio”.
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