L'Intervento

Tragliata, anche Biodistretto Etrusco Romano dice “no” all’impianto fotovoltaico

5 marzo 2021 | 10:27
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Tragliata, anche Biodistretto Etrusco Romano dice “no” all’impianto fotovoltaico

Il presidente Mattiuzzo: “L’impianto occuperebbe circa 17 ettari di terreno destinato all’agricoltura e assoggettato a diversi vincoli ambientali”

Fiumicino – “La realizzazione dell’impianto fotovoltaico a Tragliata è una storia che ha dell’incredibile; progetto presentato per la prima volta nel 2008 dalla Solesa Srl Tecnologie del Sole e mai realizzato, ora riproposto da Acea Solar Srl”. Inizia così una nota diffusa da Massimiliano Mattiuzzo, presidente di Biodistretto Etrusco Romano.

“L’impianto – spiega – occuperebbe circa 17 ettari di terreno destinato all’agricoltura e assoggettato a diversi vincoli ambientali e archeologici ed è chiaramente in netto contrasto con le norme regionali sui biodistretti. La stessa legge istitutiva di questo nuovo strumento per lo sviluppo dell’agricoltura prevede che la ‘Regione persegue, con l’individuazione e il riconoscimento dei biodistretti, in particolare, l’obiettivo di:

“Le stesse norme regionali istitutive dei biodistretti – continua – confermano che la zona prescelta per realizzare l’impianto fotovoltaico è chiaramente incompatibile con gli obiettivi dell’istituzione stessa e del riconoscimento del Biodistretto Etrusco Romano a cui aderiscono aziende agricole del Comune di Fiumicino e Cerveteri. Le nome e la localizzazione dell’impianto ci fanno ben sperare sul pronunciamento negativo da parte della commissione incaricata della procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA).
La produzione di energia rinnovabile è uno dei pilastri sul quale poggia la futura politica agricola dell’Unione Europea e delle Regioni tramite i Piani Sviluppo Regionale (Psr)”.

“Il Biodistretto Etrusco Romano è parte attiva nell’attuazione delle politiche agricole regionali, comprese quelle per la produzione di energie rinnovabili, tant’è che ci sono aziende associate che hanno già raggiunto l’autosufficienza energetica, mentre altre si stanno accingendo a farlo installando i moduli fotovoltaici sui tetti delle strutture che, a vario titolo, insistono nelle Aziende agricole stesse. Per la salvaguardia del paesaggio e dell’ambiente e per produrre meno inquinamento sarebbe auspicabile che venissero facilitate e incentivate le realtà produttive che scelgono di installare sui tetti gli elementi fotovoltaici per la produzione di energia rinnovabile. Nel registrare la contrarietà alla realizzazione di questo impianto da parte del Comune di Fiumicino e di tante realtà associative presenti e operanti nel territorio, auspichiamo la sua bocciatura”, conclude Mattiuzzo.
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