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Cronaca Locale
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“Poca trasparenza nel Comune di Gaeta”, l’affondo del consigliere De Angelis

6 marzo 2021 | 15:07
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“Poca trasparenza nel Comune di Gaeta”, l’affondo del consigliere De Angelis

De Angelis: “Situazione vergognosa e inaccettabile, con atti in corso di pubblicazione spesso privi di allegati e di delibere scritte in maniera quasi criptata”

Gaeta –  “Siamo davanti a un corto circuito e a un palese problema di trasparenza, se per avere gli allegati di atti in corso di pubblicazione mi viene detto dalla segreteria che bisogna fare richiesta di accesso agli atti. Persino quando si tratta di decreti ingiuntivi, dove, il minimo, sarebbe rendere noto alla cittadinanza chi e per quale motivo sta facendo ricorso contro il Comune.”

E’ quanto affermato dal consigliere di minoranza, di Demos, Franco De Angelis, che prosegue: “Un comportamento, quello dell’attuale amministrazione gaetana, che si ripropone sempre più spesso, finendo per collezionare ritardi che farebbero pensare ad atti pubblicati ad arte, quand’anche questo sospetto, magari, non avrebbe senso di esistere…”

E ancora: “Dopo oltre un mese dall’ultimo consiglio comunale (datato 2 febbraio), finalmente ieri sono state pubblicate le relative delibere. Una pubblicazione – spiega De Angelis – che non solo arriva tardivamente, ma soprattutto, dopo una mia personale battaglia quotidiana, considerando che tutti i giorni mi sono recato al Municipio e che, alla fine, ho denunciato la mancanza di trasparenza anche sui social.”

Una situazione che lo stesso consigliere descrive come “vergognosa e inaccettabile”, parlando di atti, in corso di pubblicazione e non datati indietro nel tempo, sempre più spesso privi di allegati (anche quando il peso dei file sarebbe irrisorio) e di delibere scritte in una maniera quasi criptata.

La questione della pensilina al Riciniello

Sempre parlando di trasparenza, il consigliere De Angelis interviene su uno degli argomenti più discussi in città negli ultimi giorni: la questione della pensilina al Riciniello.

Il punto – spiega – non è il numero di spettatori che potrà ospitare quella pensilina che, presto, non sarà altro che un ammasso di ruggine nel cuore di Serapo. Il punto non è quello e dovrebbe essere anche chiaro, dato che non abbiamo mai fatto specifiche obiezioni sul tema.

Quello che contestiamo, e su questo, il 24 febbraio scorso ho anche presentato una ufficiale richiesta di accesso agli atti, è se ci sia o meno un parere paesaggistico circa la costruzione della suddetta pensilina e di poter visionare la copia del progetto sulla base del quale è stato rilasciato tale parere.

E ancora: “Ho chiesto quale sia il singolo costo della pensilina, considerato che non è rilevabile dagli atti pubblicati, insieme al nome della ditta che sta eseguendo i lavori, e ai certificati di idoneità sismica, collaudo e di sicurezza generale.

Sull’argomento tanto si è parlato – spiega ancora De Angelis -, eppure, su queste semplici e legittime domande, le risposte latitano… O ci ritroviamo davanti a non- risposte, che affrontano sì il tema della pensilina, ma non quanto sopra richiesto.”

De Angelis: “Che succede alla Piaja?”

L’ultimo punto su cui interviene il consigliere De Angelis sono i lavori nella zona della Piaja, nell’area dell’ex Panapesca, dove dovrebbe sorgere un centro commerciale a due piani.

In merito, il consigliere domanda: “A chi è stato dato l’appalto? Perché dopo mesi, è ancora difficile comprenderlo, considerato l’assenza dell’idonea cartellonistica, con i relativi nomi della ditta e di quanti stanno lavorando al progetto.”

E ancora: “Quella che si sta costruendo è una media struttura di vendita o un centro commerciale vero e proprio? Perché, nel secondo caso, non si starebbe rispettando la procedura necessaria.”

Sul tema, il consigliere ha già chiesto di visionare la documentazione. “In particolare – racconta – ho chiesto di poter esaminare l’autorizzazione unica protocollo 54870 del 25 ottobre del 2017 a seguito della richiesta di permesso a costruire per la realizzazione di un complesso edilizio con destinazione commerciale, produttiva e direzionale mediante demolizione e ricostruzione degli edifici preesistenti.”

E ancora: “Ho chiesto se siano stati già effettuati delle sanzioni, considerato, che, ad oggi, il cantiere è sprovvisto dell’idonea cartellonista di cantiere e di tutti i contenuti previsti dalla normativa vigente (descrizione dei lavori, autorizzazioni, imprese appaltatrici/subappaltatrici…).”

Non solo. “Ho anche chiesto se siano state rispettate le prescrizioni regionali, con particolare riferimento agli standard urbanistici e ai parcheggi pertinenziali di uso pubblico e se, in considerazione del flusso che una struttura di questo tipo potrebbe saper attrarre, siano state prese in considerazione la necessità di sistemare il lungomare Caboto e la possibilità di realizzare una pista ciclo-pedonale.”

Poca trasparenza e… coerenza

Il consigliere De Angelis conclude l’intervista con una “frecciatina”, neanche troppo velata, al “capitano” Massimo Magliozzi, ex sindaco ed ex candidato sindaco alle ultime elezioni (con cui lo stesso De Angelis era stato eletto, in una delle sue 7 liste), di recente passato in maggioranza, nonostante i toni della campagna elettorale, nel ruolo di assessore.

De Angelis ironizza: “Quando sedeva in minoranza, Magliozzi chiedeva contezza al presidente della Commissione urbanistica, Luigi Coscione, come mai, la stessa commissione non venisse praticamente mai convocata. Lo stesso Coscione, sottolineava che il problema era relativo all’assessorato: non vi erano novità in campo urbanistico, e allora di cosa mai si sarebbe dovuto parlare in Commissione?

Ora – spiega De Angelis – di assessori all’urbanistica Gaeta ne ha ben due: la Morini e proprio lui, il “capitano”. Sarà la volta buona, considerato che una commissione urbanistica non viene convocata ormai da mesi? O dovremmo aspettare gli annunci e i cartelloni della campagna elettorale, per sapere le novità in materia?”

Insomma, per De Angelis a un problema di trasparenza si, ma rischia di avercelo anche in materia di coerenza.

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