Roma, giro di fatture false: sequestro di beni per un milione di euro

6 marzo 2021 | 08:47
Share0
Roma, giro di fatture false: sequestro di beni per un milione di euro

Il provvedimento eseguito dalla Finanza nei confronti di 4 persone e 2 società che operavano nel settore della vigilanza privata

Roma – Disponibilità finanziarie e beni immobili per oltre un milione di euro sono stati sequestrati dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma nei confronti di 4 persone e 2 società, contestualmente all’esecuzione di due misure cautelari, su disposizione del Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Civitavecchia.

Il provvedimento scaturisce dagli accertamenti svolti dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Fiumicino, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Civitavecchia e coordinate dal Gruppo, che hanno permesso di appurare l’esistenza di un giro di fatture false emesse, dietro compenso, allo scopo di consentire ad imprese operanti nel settore della vigilanza privata l’evasione dell’IVA e delle imposte sui redditi.

Il meccanismo fraudolento era basato sulla costituzione di società “cartiere”, formalmente intestate a “prestanome”, riconducibili a un noto pregiudicato di Fiumicino che ne curava la “gestione”.

I proventi dell’attività illecita venivano poi “ripuliti”, prima di rientrare nel circuito economico legale, attraverso la ricarica di carte di pagamento e vincite fittizie al gioco, rese possibili con la compiacenza di due gestori di sale slot e videolottery.

Gli elementi raccolti dai Finanzieri hanno permesso alla Procura della Repubblica di Civitavecchia di ottenere l’emissione di un’ordinanza di interdizione dall’esercizio dell’attività d’impresa, oltre al sequestro preventivo finalizzato alla confisca “per equivalente” dei beni nella disponibilità di alcuni degli indagati.

L’operazione si inquadra nella più ampia azione di contrasto delle Fiamme Gialle all’economia sommersa e alle frodi fiscali che, oltre a sottrarre ingenti risorse finanziarie allo Stato, alterano le regole del mercato e danneggiano i cittadini e gli imprenditori onesti.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

Il Faro online – Clicca qui per leggere tutte le notizie di Roma Città Metropolitana
Clicca qui per iscriverti al canale Telegram sulle notizie dall’Italia e dal mondo